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Melania Rea, ultime notizie: Due impronte di donna scagionano Salvatore Parolisi

Melania Rea, ultime notizie: Due impronte di donna scagionano Salvatore Parolisi

La difesa di Salvatore Parolisi, l’uomo unico indagato per l’omicidio volontario aggravato della moglie Melania Rea, è pronta a calare il suo asso dalla manica, mostrando a tutti che il suo assistito non è il killer di Melania. I due avvocati del caporal maggiore del 235esimo Piceno, Nicodemo Gentile e Walter Biscotti, dal primo momento hanno sempre dichiarato senza mezzi termini, l’estraneità al delitto da parte del loro assistito, ricapitolando più volte, di avere in mano prove tangibili pronte per essere consegnate ai PM, confermando altresì che Parolisi deve essere immediatamente scagionato. Ora potrebbe essere davvero la svolta, e il quotidiano “Il Centro”, spiega i motivi precisi. Secondo il presente servizio, gli avvocati presenteranno alla Procura della Repubblica, che le due impronte rinvenute nello chalet vicino il luogo del ritrovamento del cadavere di Melania Rea, appartengono all’omicida. Trattasi di impronte di scarpe non compatibili con Salvatore Parolisi; trattasi di piccole impronte, che quasi sicuramente potrebbero essere compatibili con i piedi di una donna; il quotidiano poco sopra menzionato e gli avvocati di Parolisi non hanno dubbi. Le impronte rinvenute sul luogo del delitto, e nelle immediate vicinanze, appartengono con ogni probabilità ad una persona che indossa una misura di scarpe compresa tra il 37 e il 38 massimo.

Ecco nel dettaglio, le tesi informative del quotidiano:

“La difesa di Parolisi cala il suo asso: due misteriose impronte di donna impresse nel sangue, ancora fresco, di Melania. Chi le ha lasciate sul ballatoio di legno dello chalet di Ripe di Civitella era sicuramente presente nel momento del delitto, tra le 14,30 e le 15,30 del 18 aprile scorso. Nessuno ha le immagini di quelle impronte, neppure gli avvocati del caporalmaggiore accusato di aver inferto 35 pugnalate alla moglie. I due indizi sono blindati dalla procura che, per ora, glissa sulla loro importanza. Si trovano a Roma, in mano ai Ris, che stanno per inviare a Teramo la soluzione del mistero. Sono orme di un piede che misura 37 centimetri, massimo 38. Quindi molto più piccole del 43 del marito sott’accusa. Ma non sono impronte complete nel senso che chi le ha lasciate sul luogo del delitto camminava in modo accorto: quasi in punta di piedi. Ma si è tradito. Anzi si è tradita”.

Qualora si accertasse con prove tangibili presentate da parte della difesa ai Pm, è probabile che Salvatore Parolisi potrebbe esser scagionato. -Si ringarzia la fonte foto Adkronos-


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