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S&P, taglia il rating debito Italia: Economisti non approvano

S&P, taglia il rating debito Italia: Economisti non approvano

La nota agenzia di rating statunitense, S&P,  tra lo stupore dell’Europa e in special modo della diretta interessata, vale a dire l’Italia, ha tagliato il rating sul debito italiano, declassando la nazione dalla classe A+ ad A, confermando la situazione con Outlook negativo, ciò significa, che in futuro il rating sul nostro debito potrebbe subire ulteriori tagli, con ulteriore declassamento dell’Italia. Come è noto, l’Italia possiede il debito pubblico tra i più grandi d’Europa, e l’agenzia di rating statunitense, Standard & Poor ha così spiegato la scelta:

“Il downgrade riflette la nostra visione sulle prospettive di crescita indebolite”

S&P spiega poi che dietro la decisione, c’è anche uno studio sull’attuale situazione di Governo italiana, con nette divisioni politiche all’interno dello stesso, che non fanno altro che indebolire ancor più il Paese; un portavoce ha continuato ammettendo – “Le divisioni politiche all’interno del Parlamento rischiano di limitare la capacita’ del governo nel rispondere incisivamente alle sfide macroeconomiche interne ed esterne. Riteniamo che il rallentamento dell’attivita’ economica italiana rendera’ difficilmente raggiungibili gli obiettivi fiscali rivisti dal Governo”.

Secondo S&P, il Pil italiano crescerà nell’anno in corso dello 0,7%, in forte contrasto con quanto inizialmente era stato previsto, vale a dire 1,3%, con una netta perdita di 0,6 punti percentuali.

Immediate le repliche di gran parte degli economisti italiani ed europei che non hanno affatto gradito il taglio rating sul debito italiano, ed hanno ammesso che è un attentato all’Euro; queste decisioni, continuano, non fanno altro che far avanzare la “falla” aperta dalla crisi greca, spostando così gli investimenti verso mercati più sicuri, e dunque fuori dall’euro-zona.

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