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Muore una bimba. Era in cura con il Metodo Stamina

Muore una bimba. Era in cura con il Metodo Stamina

Accade oggi 3 giugno 2014 a Modica, paese della provincia di Ragusa. Rita L., questo il nome della piccola vittima, aveva due anni e mezzo ed era affetta da una grave malattia, il morbo di Niemann Pick. La piccola Rita era in cura con il metodo del Prof. Vannoni, che oggi l’ha resa famosa purtroppo per essere la prima delle 34 persone in cura con il metodo Stamina a non avercela fatta.

Una settimana fa, lo stesso Tribunale di Ragusa aveva ordinato di effettuare “una infusione d’urgenza entro cinque giorni” agli Spedali Riuniti di Brescia, ma tutti i medici hanno rifiutato e non hanno accolto la richiesta perentoria del Tribunale dimostrandosi indisponibili ad eseguire il trattamento.

Anche la Corte dell’Unione Europea aveva dichiarato qualche giorno fa, di bloccare le cure, affermando che il rifiuto da parte delle autorità italiane di fermare le cure per la donna, affetta da una grave malattia degenerativa al cervello, non andava contro i suoi diritti.

La Corte Europea ha indicato che il metodo Stamina non è stato mai approvato scientificamente e quindi la medicina non ha mai dato il suo consenso e valore alle cure del Prof. Vannoni. Infatti il decreto di marzo 2013, ha regolato l’accesso a questa cura, possono accedervi cioè solo quelle persone che abbiano iniziato la cura prima dell’entrata in vigore della legge.

La responsabilità morale della Corte Europea e della Giustizia Italiana ha come unico obiettivo quello di salvaguardare la salute di tutte quelle persone che si trovano a vivere situazioni precarie di salute ma che devono essere ben informate, senza essere illuse sulle uniche cure disponibili che sono quelle ospedaliere.

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