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Quota 96, riforma della scuola e vincitori senza cattedra

Quota 96, riforma della scuola e vincitori senza cattedra

Negli ultimi mesi gli argomenti Scuola e Quota 96 sempre al centro del dibattito sul benessere del settore dei servizi pubblici: a tal proposito il ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini, è tornata a parlare proprio di questo argomento.

La Commissione Affari Costituzionali sta continuando l’esame di circa 2.000 emendamenti alla riforma della PA (Pubblica Amministrazione), mentre circa il doppio delle persone, i Quota 96, sono in trepida attesa per conoscere l’esito dell’emendamento che dovrebbe portarli alla tanta aspirata previdenza sociale.

Ovviamente, le condizioni proposte dal governo dovrebbero essere vantaggiose per coloro che sono stati dimenticati dalla legge Fornero: costoro, infatti, non hanno bevuto il testo della modifica proposta al decreto 90, che dovrebbe concedere la previdenza sociale, possibilità sparita con la legge sul lavoro di fine 2011.

Oltre ai Quota 96, ci sono poi i numerosi vincitori senza cattedra del concorso scuola 2012, che non hanno trovato ancora una opportunità lavorativa: comunque, la possibilità potrebbe essere offerta dal pensionamento dei quattromila docenti grazie al decreto PA.

Secondo il ministro Giannini, i Quota 96 sono un problema vecchio che può essere risolto proprio dai pensionati, la cui cosa concederebbe qualche migliaia di immissioni in ruolo, e proporrebbe la possibilità di lavorare anche a moltissimi giovani.

La Giannini comunque ha garantito che consegneranno a Renzi, attuale premier, un provvedimento articolato tra poche ore: questo potrebbe avviare una programmazione di tipo riformista, cosa che dovrebbe migliorare le condizioni di lavoro. La riforma della scuola si farà, e dovrebbe essere incluso l’incremento di orario a 36 ore e l’apertura degli istituti anche fino alle 22.

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