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Il viaggio in Africa di Renzi (con le tappe in Mozambico, Angola e Congo) è stato commentato dall’ex sindaco di Firenze in un video di resoconto che è stato postato sui social network.
Il Presidente del Consiglio spiega che per l’Italia è inutile piangersi addosso, perchè la globalizzazione può essere un forte alleato in quanto le richieste mondiali di bellezza, qualità e stile di vita possono essere la spinta giusta per le esportazioni delle aziende italiane: il made in Italy è l’arma in più per il rilancio della nostra economia.
L’Italia può vantare una crescita dell’export che sfiora il 5%; il dato (leggermente superiore rispetto a quello della Germania e nettamente migliore di quello francese, che è sotto il 3%) ha ancora ampi margini di miglioramento, e per aiutare questa crescita Renzi illustra il piano industriale del Governo che prevede 22000 nuove aziende italiane in territorio estero.
La duplice valenza del progetto è quindi far crescere la presenza di aziende e prodotti italiani all’estero (Renzi stima che tra turisti e residenti “vogliosi di Italia” si possa arrivare a circa 800 milioni di nuovi clienti) e aiutare l’Africa nel suo sviluppo.
Il viaggio del Premier nel continente africano è quindi da considerarsi come il primo passo verso un avvicinamento e una svolta nella visione di questi paesi che non vanno considerati come un problema, ma come un’opportunità.
Renzi sottolinea anche l’importanza del fatto che il primo viaggio del presidente di turno dell’Unione Europea non sia verso le Americhe o l’Oriente, ma in terre che sono profondamente coinvolte dai nostri sitemi economico e di valori.
Per il Premier intanto è già arrivato l’invito da parte del presidente Abdel Fattah al-Sisi a visitare l’Egitto; dalla presidenza egiziana un portavoce afferma che Renzi si è detto disponibile ad un viaggio in Egitto appena gli sarà possibile.
