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Sfratto: contributi per gli inquilini morosi incolpevoli

Sfratto: contributi per gli inquilini morosi incolpevoli

In questi periodi di crisi non è raro vedere gente che subisce lo sfratto per morosità perché non sono più in grado di affrontare la spesa dell’affitto. Per coloro che risultano inquilini morosi incolpevoli è stato predisposto un contribuito di 8000 euro che i Comuni potranno erogare agli sfrattati dopo aver appurato l’esistenza delle condizioni previste.

In totale il fondo predisposto per questo contributo per gli anni 2014 e 2014 ammonta a 20 milioni di euro, destinato il misura del 30% alle regioni Campania, Marche, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e Piemonte e alle altre regioni per il 70% rimanente.

Il decreto del Ministero delle Infrastrutture spiega quali sono le condizioni necessarie per l’erogazione del contributo: la morosità deve essere incolpevole, cioè causata da una perdita o forte riduzione della forza reddituale del nucleo familiare, e questa riduzione deve essere determinata da avvenimenti come licenziamento, mancato rinnovo del contratto, riduzione delle ore di lavoro, cessazione dell’attività malattia grave, infortunio o decesso di un familiare convivente, la necessità di sostenere ingenti spese mediche o assistenziali.

I Comuni sono tenuti a verificare che il richiedente del contributo abbia un reddito ISEE non superiore a 35000 euro, abbia ricevuto l’atto di intimidazione di sfratto per morosità, abbia un contratto di affitto regolarmente registrato, sia un cittadino italiano, europeo, o extraeuropeo munito di titolo di soggiorno e non sia titolare di proprietà, usufrutto o uso su altra casa nella stessa provincia di residenza.

Stabilite quali sono le domande dotate dei requisiti necessari, i Comuni stilano una graduatoria per stabilire le priorità nella concessione del contributo in base ad alcuni fattori (presenza di un minore, un ultrasessantenne o un invalido nel nucleo familiare; sottoscrizione di un nuovo contratto a canone concordato con il proprietario: l’impossibilità di versare il deposito cauzionale per un nuovo contratto; la disponibilità del proprietario a prorogare il rilascio dell’immobile) e all’ordine di arrivo delle domande.

La graduatoria viene consegnata anche alla Prefettura, in modo da coordinare al meglio l’azione dell’esecuzione degli sfratti.

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