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Condanna per stupro: I familiari degli accusati distruggono l’aula

Condanna per stupro: I familiari degli accusati distruggono l’aula

Si è tenuta ieri, nel tribunale di Velletri, l’ultima udienza del processo per tre giovani italiani accusati dello stupro di una ragazzina di 16 anni avvenuto la notte di Ferragosto del 2009 a Tor San Lorenzo. I due gemelli ventenni Emiliano e Nicolas Pasimovich, nati in Argentina, ma cittadini italiani, e Maurizio Sorrentino, 21 anni, di Torre Annunziata, che attualmente abitano tutti a Torvaianica, sono stati giudicati tutti colpevoli e condannati a 8 anni e 6 mesi di reclusione.

In attesa della sentenza alcune persone si erano radunate davanti al Palazzo di Giustizia, nel Piazzale Giovanni Falcone, ma nessuno poteva aspettarsi quanto successo dopo le 21.00.

Alla notizia della condanna dei tre ragazzi, queste persone, tutte parenti dei tre condannati, hanno sfondato la vetrina del portone principale del Tribunale e una volta entrati hanno distrutto qualsiasi mobile o suppellettile che si trovasse sulla loro strada fino ad arrivare al primo piano dove si trovava l’aula del processo che hanno praticamente distrutto. Un altro gruppo di parenti, invece, è sceso nei sotterranei distruggendo numerose autovetture. Grazie al tempestivo intervento di un maresciallo e due carabinieri, in servizio di assistenza alle aule, si è impedito che i giudici venissero malmenati. E per garantire l’incolumità del collegio giudicante, la corte è stata messa al riparo.

Con rapidità sono state mobilitate decine di carabinieri dalle caserme dei Castelli, di Colleferro e Palestrina, mentre agenti di polizia arrivavano da Albano e persino da Roma. Sul piazzale, di fronte alle cariche delle forze dell’ordine, i parenti dei tre ragazzi, armati con le basi di metallo dei cestini dell’immondizia, si sono divisi in più gruppi, uno dei quali è entrato nell’androne di un palazzo adiacente al tribunale seminando il panico tra gli inquilini.

La motivazione di tutto ciò è semplice: la pena è stata ritenuta troppo severa.

La battaglia è durata più di un’ora, e di sicuro non c’erano mai stati precedenti del genere nella zona dei Castelli. Al termine, il bilancio è stato pesante: 20 arresti, sei feriti tra le forze dell’ordine e ingentissimi danni agli uffici giudiziari.

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