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Il palissandro come l’avorio: pericolo estinzione perché materiali di lusso

Il palissandro come l’avorio: pericolo estinzione perché materiali di lusso

Avorio e palissandro, benché si ricavino da fonti molto diverse, sono accomunati da un imminente pericolo di estinzione; dato che entrambi i materiali vengono impiegati nella costruzione di mobili e suppellettili di lusso, se ne abusa uccidendo branchi di elefanti ed ettari di foreste.

Il palissandro è un legno molto prezioso e qualitativo naturalmente colorato di rosso. In genere si ricava da diverse specie di alberi diffuse in Brasile, Africa e Asia centrali e da alcune foreste del Madagascar. Le caratteristiche di questo materiale hanno contribuito a farne un bene di lusso, un indicatore di status sociale.

Per questo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo o dove il tasso di ricchezza pro capite è abbastanza elevato, l’importazione e la domanda di oggetti e mobilia realizzati in palissandro sono cresciuti in maniera esponenziale, mettendo ettari di foreste in pericolo di estinzione.

Il problema sembra essere parecchio evidente nel Madagascar ed in Birmania. In entrambi i casi la domanda maggiore proviene dalla Cina. I paesi produttori, afflitti da una gravissima depressione economica, accettano di abbattere le loro foreste di palissandro a ritmi lontani dall’eco-sostenibilità.

Ciò ha determinato negli ultimi anni una sempre maggiore riduzione degli spazi verdi ed un evidente pericolo di estinzione per gli alberi da palissandro. Di riflesso, non è difficile comprenderlo, molte specie animali rischiano a loro volta di sparire da determinate aree della Terra.

Sebbene siano stati proposti dei sistemi di commercializzazione del palissandro più rispettosi dell’ambiente, pare che né i paesi produttori né i paesi richiedenti siano disposti ad accettarli; i primi perché spinti dal miraggio del raggiungimento del benessere, gli altri perché l’hanno ormai ottenuto.

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