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Strage senegalesi a Firenze: Lutto cittadino dopo il razzismo

Strage senegalesi a Firenze: Lutto cittadino dopo il razzismo

Ieri a Firenze il sindaco Matteo Renzi ha proclamato il lutto cittadino. Stamattina, la città per 10 minuti si è fermata. Dalle 12 alle 12.10 i negozi avevano le serrande abbassate. Nelle scuole è stato rispettato un minuto di silenzio, così come ad inizio dei turni di lavoro. Lungo le strade del mercato di San Lorenzo, dove è avvenuto il secondo agguato, i banchi erano tutti chiusi. Su ogni banco è esposto lo stesso cartello: “No al razzismo oggi si chiude in segno di solidarietà con i colleghi ambulanti senegalesi”.

Infatti, ieri, Il raid del cinquantenne Gianluca Casseri, militante di estrema destra, è costato la vita a due giovani senegalesi. Durante la sparatoria Samb Modou e Diop Mor sono morti sotto i colpi di una 357 magnum, a premere il grilletto è stata proprio la follia omicida di Gianluca Casseri. Il killer si è poi tolto la vita dopo essersi rifugiato con la sua auto nel parcheggio sotterraneo del mercato del quartiere San Lorenzo, in pieno centro storico. All’arrivo degli agenti l’ uomo ha rivolto la pistola verso di se e si è sparato. Altri tre senegalesi sono rimasti feriti dagli spari, ora sono ricoverati in prognosi riservata, ma non rischiano la vita.

Nel tardo pomeriggio, in piazza Dalmazia, scenario del primo agguato di Casseri, la Rete Antirazzista di Firenze ha organizzato una fiaccolata in memoria delle vittime della strage.

In mattinata Renzi ha già parlato con i commercianti “E’ una tragedia incomprensibile, è una vicenda che lascia senza fiato, che mette a nudo una città. Stamattina Firenze si è svegliata scossa e il primo pensiero va alle vittime e alla comunità senegalese, oggi ci svegliamo come una città non razzista, bensì scossa dal razzismo” – commenta il sindaco- “Dobbiamo vincere la sfida culturale che il razzismo ci pone. Abbiamo sospeso tutte le cerimonie pubbliche e sabato vedremo cosa fare, se un sit in o una manifestazione di solidarietà”. E conclude: “Oggi mi interessa molto l’attenzione delle scuole, perché i nostri bambini devono fare i conti col desiderio di combattere il razzismo”. In giornata è atteso anche l’arrivo in città di Andrea Riccardi, Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione.

Proseguono intanto le indagini. Nell’abitazione del killer è stato trovato un vero e proprio laboratorio per la fabbricazione di proiettili. Tutti elementi che portano gli investigatori a pensare che il raid fosse programmato da tempo e non dettato da un raptus di follia.

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