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Rivolta dei tassisti: Il blocco continua contro le liberalizzazioni

Rivolta dei tassisti: Il blocco continua contro le liberalizzazioni

Continua la protesta dei tassisti contro la liberalizzazione delle licenze. Nella maggior parte delle città d’Italia, le auto bianche hanno deciso di manifestare il loro dissenso contro la bozza di decreto sulle liberalizzazioni delle licenze, che dovrebbe approdare oggi al Consiglio dei Ministri, per il primo esame.Ieri, dopo il blocco delle auto, grandi sono stati i disagi per i viaggiatori in diverse città d’Italia. A Roma, ieriserasono iniziate le proteste a Termini e a Fiumicino e oggi nella capitale il fermo è quasi totale. Anche questa mattina, per i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Fiumicino non ci sono stati taxi. Disagi soprattutto per i turisti stranieri che anche graziaall’aiuto di pattuglie della Municipale, sono stati smistati su mezzi alternativi.

Davanti a Palazzo Chigi, proprio mentre il governo è riunito per avviare l’esame del decreto, è in corso un presidio di circa 200 persone. Ci sono stati momenti di tensione solo al passaggio di taxi che continuavano a circolare,alcuni, infatti, glihanno lanciato oggetti contro.Sugli scioperi l’Authority ammonisce che un blocco totale del servizio sarebbe illegale, eavrebbe come conseguenza un “grave pregiudizio al diritto, costituzionalmente garantito agli utenti, di mobilità e di libertà di circolazione”,ed ha chiesto quindi ai prefetti di emettere un’ordinanza di precettazione.
Anche a Milano oggi è difficilissimo spostarsi in taxi. Il servizio non è completamente sospeso ma i tassisti stanno organizzando delle assemblee spontanee, riducendo così il numero delle auto in circolazione, apportando disagi soprattutto agli aeroporti e alla stazione Centrale.

A Napoli, le auto bianche sono rimaste per tutta la notte in assemblea a piazza del Plebiscito, con sospensione del servizio. Il loro numero dei protestanti dovrebbe aumentare nelle prossime ore con l’arrivo di altre vetture.
Anche a Palermo i tassisti si astengono dal lavoro sostenendo, come si legge in un loro documento, che le liberalizzazioni “sono una truffa”e che non serviranno a ridurre le tariffe, anzi ad aumentarle.
Le tariffe italiane – prosegue il documento – non sono le più care del mondo perchè “gli studi internazionali dicono che i taxi italiani sono tra i più economici d’Europa”. Per questo, i tassisti “dicono ‘no’ ai regali agli squali della finanza”.
Taxi fermi stamani anche a Trieste. Rientrata, invece, almeno per ora, la protesta dei tassisti a Torino.A Udine, invece, la situazione è regolare.

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