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Prestiti: le soluzioni per il cattivo pagatore

Prestiti: le soluzioni per il cattivo pagatore

Chi vuole ottenere un prestito deve sapere che la concessione è subordinata alla valutazione della situazione economica del richiedente e della sua storia creditizia: se il richiedente viene considerato un cattivo pagatore (perché in passato ha effettuato dei pagamenti delle rate di un finanziamento in ritardo o si è mostrato insolvente) è molto probabile che il prestito non verrà concesso.

I cattivi pagatori che sono inseriti nelle liste del CRIF (la banca dati a cui ricorrono gli istituti di credito) possono ottenere un prestito seguendo due strade alternative: se sono lavoratori con contratto s tempo indeterminato o se percepiscono una regolare pensione possono ottenere un prestito con cessione del quinto.

Se invece il richiedente e cattivo pagatore non può offrire la garanzia di uno stipendio (o pensione) fisso, può provare a chiedere un prestito cambializzato: in questo modo la banca si tutela con la possibilità di pignorare i beni del cliente se non paga.

Infine bisogna chiarire che lo status di cattivo pagatore non è eterno: la cancellazione dalla “lista nera” del Crif è automatica e gratuita e avviene in modo più rapido se il problema finanziario e di lieve entità o è stato sanato in tempi stretti.

Ad esempio un cattivo pagatore che è inserito nel Crif per il ritardo in una o due rate del finanziamento la cancellazione scatta automatica 12 mesi dopo la comunicazione dell’avvenuta regolarizzazione (il periodo sale a 24 mesi se i ritardi riguardano 3 o più mensilità, mentre i finanziamenti non rimborsati vengono cancellati dopo 36 mesi dalla data di estinzione).

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