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Eternit: 16 anni ai due dirigenti, Guariniello: «Un sogno a occhi aperti»

Eternit: 16 anni ai due dirigenti, Guariniello: «Un sogno a occhi aperti»

Oggi, il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier sono stati condannati a 16 anni di carcere per omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro e disastro doloso, dal Tribunale di Torino, nell’ambito del processo Eternit per le morti da amianto. L’accusa aveva chiesto per i due, una condanna di 12 anni, aumentati a 20 a causa della continuazione del reato. I due ex alti dirigenti della Eternit non erano presenti in aula e i loro legali hanno già annunciato che faranno ricorso in appello.

Il tribunale, secondo quanto si ricava dalla lettura del dispositivo della sentenza, ha fatto una distinzione tra gli stabilimenti italiani, dichiarandoli colpevoli per quanto riguarda Casale Monferrato e Cavagnolo (Torino), mentre il reato sarebbe estinto per prescrizione per gli stabilimenti di Rubiera, in Emilia Romagna, e Bagnoli, in Campania.

Alla Eternit spa è stata attribuita la morte di quasi 3.000 persone in quattro stabilimenti italiani a partire dagli anni 50. Alcuni parenti delle vittime sono scoppiati in lacrime alla lettura della sentenza che condanna i due alti dirigenti della multinazionale.

Per i familiari delle vittime la corte ha stabilito un risarcimento di 30mila euro per ogni congiunto. Per alcuni ammalati ci saranno 35mila euro di risarcimento. 100 mila euro, invece, per ogni sigla sindacale, 4 mln per il comune di Cavagnolo, e una provvisonale di 15 mln per l’Inail. Al Comune di Casale Monferrato andranno 25 milioni di euro, mentre alla Regione Piemonte ne andranno 20.

«Sto ancora sognando ad occhi aperti». È il primo commento del pm Raffaele Guariniello, dopo la sentenza, la cui lettura effettuata dal giudice Giuseppe Casalboreè durata per oltre 3 ore, in un elenco di migliaia di parti civili.  «Quando abbiamo cominciato questo processo con Colace e Perelli pensavamo di inseguire un sogno, che ora si è realizzato almeno per la sentenza di primo grado», ha affermato il pm. Guariniello che ha poi concluso dicendo: «Abbiamo dato, credo, a tante persone, alle vittime e alle loro famiglie il diritto di sognare più giustizia. Avere giustizia è diventato possibile. È una sentenza storica perché ha realizzato un sogno, che è quello di dare giustizia».

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