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Arrivare in Italia, sopravvivere alla lotteria dei viaggi della speranza, e poi morire perché coinvolti in una rissa. Questo è stato il destino di un ragazzo pakistano di circa 28 anni. Il suo assassino sarebbe un minorenne. Il cittadino extracomunitario è stato ucciso a Roma.
Torpignattara è uno dei tanti quartieri di Roma, lo stesso in cui stanotte si è consumato un omicidio che ha dell’incredibile. Un ragazzo pakistano si aggirava per le strade della città, nella zona di Via Pavoni. Di certo non immaginava di incontrare lì il suo assassino.
Il cittadino extracomunitario aveva bevuto un po’ e ciò lo rendeva disinibito, loquace e a tratti fastidioso. Non pienamente consapevole dei suoi comportamenti, aveva iniziato ad importunare i passanti. Tra questi, purtroppo per lui, anche il suo assassino.
Proprio quest’ultimo, identificato durante la mattinata di oggi, non ha avuto il buon senso di lasciar correre e allontanarsi quanto prima dalla zona. La vittima, le cui provocazioni ottenevano puntuale risposta dell’assassino, si è spinta sino a sputare addosso al minorenne.
Il ragazzo, evidentemente non tanto presente a sé stesso, ha reagito picchiando a morte l’uomo di origini pakistane. Probabilmente il minorenne non è stato in grado di comprendere fino in fondo l’entità del suo gesto. Egli stesso avrà stentato a ritenersi un assassino.
Non è un caso che il ragazzo, 17 anni e originario di Roma, dopo il suo arresto abbia confessato di aver picchiato il cittadino pakistano, ma si ostini a non ammettere di esserne l’assassino. Il minorenne verrà processato per omicidio preterintenzionale.
