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Lo Sblocca Italia è all’esame della Camera e entro l’11 Novembre potrebbe essere convertito in legge, portando diverse novità che mirano a dare una svolta al settore dell’edilizia e immobiliare, come le agevolazioni per chi investe acquistando immobili da poi cedere in affitto e per chi decide di cedere gli immobili in locazione con contratto a canone concordato; ma non solo: il decreto prevede anche nuove regole per l’affitto con riscatto.
Con le nuove regola si mira a dare una dimensione normativa all’affitto con riscatto (noto anche come rent to buy), un tipo di contratto che in Italia non ha avuto molto successo finora proprio perché non era regolamentato. I vantaggi di questa forma di affitto vanno a favore sia dell’inquilino (che praticamente si trova il pagamento dilazionato nel tempo) che del proprietario dell’immobile (che possono così mettere il bene a reddito immediatamente).
Con l’introduzione dello Sblocca Italia verrà infatti resa obbligatoria la registrazione anche per i contratti di questa tipologia che prevede che l’inquilino possa sfruttare il diritto di acquisto dell’immobile ad un prezzo e una data prefissati e fino a quel momento pagherà un affitto che, considerato come una sorta di acconto sul prezzo pattuito, verrà scalato dall’importo al momento dell’acquisto.
Il Governo detterà le regola per la redazione dei contratti d’affitto con riscatto, ma i contraenti potranno integrarli su aspetti ulteriori sui quali trovano un accordo: ad esempio il venditore può riservarsi di chiedere il rilascio della casa se l’inquilino non paga il canone d’affitto. In caso di fallimento del proprietario dell’immobile l’inquilino non corre il rischio automatico di perdere la casa: i casi verranno valutati volta per volta dal curatore.
Tutti gli articoli dello Sbocca Italia riguardanti il contratto d’affitto con riscatto sono elencati e spiegati su un documento redatto dal Consiglio Nazionale del Notariato e disponibile sul sito del Consiglio stesso.
