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Jihad: Turchia, alleata del fronte anti Isis collabora con i terroristi

Jihad: Turchia, alleata del fronte anti Isis collabora con i terroristi

La Turchia sarebbe uno dei tanti paesi a maggioranza musulmana a far parte del fronte anti Isis. Ciononostante la nazione alleata collabora, almeno secondo le ultime indiscrezioni, con i terroristi e interpreta quindi un ruolo dubbio nell’inquietante scenario della jihad.

L’Isis, ormai ne siamo tutti tristemente consapevoli, usa maniere molto persuasive per convincere i suoi nemici ad agire in accordo con la jihad. La Turchia, sebbene alleata degli USA, di gran parte dell’Europa e di alcuni paesi arabi, sembrerebbe essersi piegata ai ricatti dei terroristi.

La notizia è ancora dubbia e quindi in attesa di ulteriori verifiche. Ciononostante il governo inglese, svela oggi “The Times” (il quotidiano nazionale più diffuso), sembra essere propenso a credere all’ipotesi di un tradimento da parte della Turchia, ora vicina all’Isis.

Lo stato nord africano sarebbe stato in qualche modo “costretto” ad andare incontro alle richieste dei terroristi. In particolare la Turchia avrebbe scelto di consegnare nelle mani dell’Isis circa 180 soldati della jihad catturati dal fronte e tenuti in prigionia nel paese.

Tale decisione deriverebbe dalla necessità di liberare un discreto numero di diplomatici, non soltanto connazionali, ma anche iracheni, caduti invece nelle mani dei terroristi. Isis e Turchia, in fin dei conti, avrebbero attuato uno scambio di ostaggi.

Non è difficile capire che l’operazione abbia dei risvolti parecchio pericolosi e comunque opinabili tanto dal punto di vista strettamente inerente il conflitto militare, quanto sul piano “umano” ed ideologico. Lo scambio di prigionieri sarebbe avvenuto nei pressi di Ankara.

I paesi del fronte anti Isis, peraltro non interpellati dalla Turchia in questo frangente, dovranno adesso decidere come rapportarsi alla nazione nordafricana. Se da un lato è evidente la motivazione che ha spinto lo stato a “tradire” gli alleati, dall’altro non mancano delle perplessità.

Ci si chiede infatti se il fronte anti Isis sia solido e compatto come si è sempre ritenuto o se questa alleanza con paesi tanto diversi non sia solo un’illusione. I normali cittadini di ogni latitudine e nazionalità si domandano invece se non si tratti solo di giochi politici e di potere

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