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Riforma lavoro 2014, incontro con sindacati, Renzi: guido io

Riforma lavoro 2014, incontro con sindacati, Renzi: guido io

Oggi si svolgerà a Palazzo Chigi (nella Sala Verde) l’incontro incentrato sulle riforme (e in particolar modo sulla riforma lavoro 2014): saranno presenti il premier Renzi, il sottosegretario Delrio, i ministri del Lavoro Poletti, dell’Economia Padoan e della Pubblica Amministrazione Madia. Parteciperanno anche i leader dei sindacati Cgil (Camusso), Cisl (Furlan), Uil (Angeletti) e Ugl (Mancini).

Riguardo all’incontro Renzi è stato chiaro: guida lui e non accetterà paletti da nessuno, perché ormai sono vent’anni che si rimandano le decisioni. Quindi accelera sulla riforma lavoro 2014, si prepara a chiedere la fiducia sul Jobs Act (già autorizzata dal Consiglio dei Ministri), sfidando così i sindacati e la minoranza del PD, ancora speranzosa di un ripensamento.

All’interno dei non-renziani del PD però ci sono due correnti: Fassina avvisa che la fiducia potrebbe comportare delle conseguenze politiche, mentre i bersaniani hanno già espresso la loro decisione di votare la fiducia per non far cadere il Governo Renzi.

L’obiettivo è quello di ricevere il via libera dal Senato entro domani, in modo da presentarsi alla conferenza sul tema lavoro di Milano a cui parteciperanno tutti i capi di stato o governo dei Paesi europei con qualcosa di concreto in mano. Per questo Renzi, ospite ieri alla trasmissione Quinta Colonna ha ribadito che sulle riforme non mollerà neanche di un millimetro.

Rinnova gli inviti alla minoranza PD e ai sindacati ad aiutare nel processo di cambiamento. Ma non sarà facile trovare un accordo con le organizzazioni sindacali: la Camusso rispolvera il paragone tra Renzi e la Tatcher e ribadisce che la sua Cgil è pronta a dare battaglia sui punti che non condivide. Probabile che in Parlamento verrà presentato un maxiemendamento al Jobs Act che contenga alcune delle modifiche approvate dalla Direzione PD di qualche giorno fa.

Ma nel testo non sarà presente alcun accenno all’Articolo 18: si può pensare che su questo argomento specifico ci sarà una dichiarazione in Aula del ministro Poletti, rinviando il tutto a decreti delegati. Il maxiemendamento e la dichiarazione sarebbero gli strumenti per cercare di tenere unita la maggioranza, anche se la divisione tra i centristi (con il Ncd in testa) e la minoranza PD è netta, daoti che su questo tema sono molto distanti.

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