ULTIME NEWS
Home > Ambiente > Andrea Costa e WildLeaks: come aiutare l’ambiente usando internet
Andrea Costa e WildLeaks: come aiutare l’ambiente usando internet

Andrea Costa e WildLeaks: come aiutare l’ambiente usando internet

La sensibilizzazione ai problemi dell’ambiente passa, al giorno d’oggi, dall’informatica. Andrea Costa, elaboratore del nuovo sito “WildLeaks“, ci permette di aiutare la natura usando internet. La sua idea, appena lanciata sul web, ha già riscosso molti consensi.

WildLeaks è un sito, chiaramente ispirato a WikiLeaks, finalizzato alla tutela dell’ambiente. Su questa piattaforma è possibile interagire con l’utenza nelle stesse modalità previste da uno qualsiasi dei tanti social al cui uso siamo ormai tutti avvezzi.

Ovviamente gli interventi su WildLeaks riguarderanno soltanto le tematiche inerenti la natura, l’ambiente et similia. In particolare sul sito sono previste ad esempio apposite sezioni in cui denunciare il maltrattamento di animali o il commercio illegale degli stessi.

Proprio attraverso WildLeaks, sito affiliato all’associazione naturalista Elephant Action League, Andrea Costa spera di combattere tutte quelle lobby che si arricchiscono sfruttando illegalmente la natura. Per far ciò, garantisce a tutti gli utenti la possibilità di anonimato.

Chi, per un motivo o per un altro, filmasse, fotografasse o registrasse degli audio utili alla causa, potrebbe postarli su WildLeaks senza temere quindi alcun tipo di ripercussione e a prescindere dal suo ruolo istituzionale. Tante le indagini avviate grazie al sito.

Tra le più importanti si annoverano quelle inerenti il bracconaggio ai danni di specie protette, la pratica della caccia di frodo, i disboscamenti di aree protette, commerci illegali e soprattutto la vendita di manufatti in avorio che WildLeaks ha ricondotto ad Al – Qaeda.

Le segnalazioni arrivano ormai da tutto il mondo. Stranamente però l’Italia sembra molto restia a dare il suo contributo alla causa di WildLeaks. Eppure nel nostro paese si assiste quotidianamente alla caccia illegale dei lupi o all’import – export di animali e pellami proibiti.

Probabilmente gli italiani non sono ancora molto avvezzi all’uso delle moderne tecnologie o forse, purtroppo scenario più plausibile, non si sono resi conto della condizione in cui vessa il nostro pianeta. Ci auguriamo allora che l’uso  di WildLeaks possa diffondersi anche qui.

About Fabio Porpora

Lascia un commento