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Finanziamenti europei PMI

Finanziamenti europei PMI

Quando si parla di finanziamenti europei alle PMI, o comunque in generale, la prima cosa che bisogna prendere in considerazione è che si tratta dell’Europa in prima persona, che va ad erogare questi fondi. Tutto viene fatto, in base a quelle che sono le esigenze del territorio, con la domanda per i fondi che viene inoltrata direttamente da ogni Stato membro, attraverso le amministrazioni regionali, provinciali e comunali. I fondi sono gestiti, sia in maniera diretta, quindi attraverso bandi di gara pubblici, che sono pubblicati direttamente sulla Gazzetta Ufficiale Commissione europea (GUCE), e sia in maniera indiretta, attraverso i vari enti degli Stati che fanno parte dell’Unione europea.

I vari programmi legati ai finanziamenti europei alle PMI – Diversi sono i programmi legati ai finanziamenti europei per le piccole e medie imprese. Ci sono finanziamenti a fondo perduto, che però non sono quasi mai erogati nella loro totalità, programmi di microcredito, con prestiti inferiori a 25 mila euro, che sono destinati anche a singoli lavoratori autonomi, oltre che alle imprese che presentano meno di dieci collaboratori. Riguardo a questi programmi che abbiamo citato, l’UE non è chiamata in causa direttamente per la concessione di questi microcrediti sia a persone che alle piccole imprese; ma si fa carico solamente di fornire garanzie, capitali o prestiti ad intermediari. Questi ultimi hanno la facoltà, visto che sono intermediari, di poter concedere alle piccole imprese o ai singoli lavoratori, questi prestiti, o di mettere a loro disposizione dei capitali.

Gli obiettivi di questi finanziamenti europei alle PMI – Abbiamo già anticipato le varie forme di finanziamenti europei per le PMI, evidenziando che possono essere diretti e indiretti. Questi finanziamenti, che sono erogati sempre nell’ambito di programmi europei che hanno l’intento di sviluppare la libera iniziativa delle aziende e degli imprenditori, rappresentano un buon viatico per chi vuole intraprendere una nuova attività. Per quel che concerne i finanziamenti a fondo perduto, per esempio, questi vengono stanziati dall’Unione Europea, per aiutare coloro che vogliono intraprendere un’attività d’impresa, e sono consessi alle regioni che presentano un numero molto basso di imprese.

Come ottenere questi finanziamenti – Per ottenere questi finanziamenti bisogna, prima di tutto, aspettare che venga pubblicato il bando di gara, e una volta fatto questo, verificare se i requisiti per la partecipazione sono attinenti. Nello specifico, i finanziamenti a fondo perduto, consentono di poter ricevere una parte dell’importo, o addirittura tutto, con la possibilità di non dover rimborsare nulla. E’ molto difficile trovare un bando che offra un finanziamento a fondo perduto del 100%; mentre è consuetudine poter accedere a prestiti con il 50% a fondo perduto, e il restante 50, da restituire a rate con interessi bassissimi.  L’iter da seguire non è semplice, e sicuramente non è velocissimo. Infatti, bisogna presentare prima di tutto un progetto interessante, con la relativa documentazione. Bisogna seguire tutto alla lettera perché, pena la bocciatura della pratica. Ci sono esperti capaci di seguire tutto l’iter per la produzione dei documenti e la consegna della domanda, e affidarsi a queste persone è una delle strade migliori da seguire, per evitare di incappare in problemi e lungaggini dovute appunto a bocciature della pratica.

In Italia, l’ente di riferimento per la gestione dei finanziamenti europei destinati alle PMI è la DGIAI, ovvero la Direzione Generale per l’Incentivazione delle Attività Imprenditoriali. Sono ben quattro i piani di finanziamento principali, quelli destinati alle nuove attività, quelli per le attività già esistenti, quelli per l’espansione internazionale, e quelli destinati alla ricerca e all’innovazione. Questi piani finanziari sono gestiti: dal Ministero del Tesoro, da quello dello Sviluppo economico. Per poter accedere a questi fondi, le PMI devono presentare domanda a Invitalia – Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che mette a disposizione servizi di consulenza, con ben cinque piani di finanziamento. Nello specifico si tratta di:

–  Agevolazioni per iniziative specifiche

–  Investimenti che hanno come obiettivo il rilancio industriale

–  Incentivi destinati a promuovere la realizzazione di nuove unità di produzione, o per migliorare quelle già esistenti

–  Incentivi per i disoccupati che vogliono avviare una piccola impresa

–  Finanziamenti per coloro che vogliono acquistare partecipazioni in altre società

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