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A Nizza in cinque hanno aiutato il killer

A Nizza in cinque hanno aiutato il killer

Secondo il procuratore anti-terrorismo di Parigi Francois Molins l’attentato di Nizza del 14 luglio è stato programmato da tempo, forse da mesi. Cinque persone hanno offerto aiuto logistico al killer Mohamed Bouhlel. Ora sono tutti e cinque in carcere. Le indagini della Procura Anti-terrorismo dio Parigi hanno svelato questi particolari e altri ancora. Una delle cinque persone arrestate ha anche fatto un video il giorno dopo la strage. Delle cinque persone arrestate quattro sono uomini, di età compresa fra 22 e 40 anni e una è una donna di 42 anni. Un sesto uomo di 38 anni è stato rilasciato. Queste persone hanno procurato all’attentatore anche la pistola automatica con la quale ha fatto fuoco su più turisti prima di essere ucciso dalla polizia francese.

Intanto il Governo francese, attraverso l’ispettorato dell a polizia nazionale, ha aperto un’inchiesta per stabilire il livello di sicurezza e la presenza della polizia sulla Promenade des Anglais la sera dell’attentato. Questo dopo le proteste sulle misure di sicurezza a Nizza. Il Ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve ha dato avvio alle indagini dopo le critiche delle autorità locali di Nizza. Secondo il quotidiano Liberation ci sarebbe stata una sola auto della polizia sulla Promenade des Anglais la sera dell’attacco. Il premier francese Manuel Valls ha affermato che il Governo non ha nulla da nascondere e che sarà fatta chiarezza sull’accaduto e sulle misure di sicurezza a Nizza. Ha poi rinnovato la sua solidarietà per le vittime.

Intanto sulla Promenade des Anglais la paura continua. Ad una settimana dall’attentato è stata trovata a Nizza una valigia che ha insospettito gli agenti di polizia, che hanno lanciato un allarme bomba, allarme che è rientrato subito dopo. Continua anche il dolore degli abitanti della città della Costa Azzurra e il via-vai sul lungomare dove molti lasciano fiori e biglietti scritti in diverse lingue per esprimere il loro cordoglio.

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