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Restaurata la Sala delle Fatiche di Ercole

Restaurata la Sala delle Fatiche di Ercole

A Palazzo Venezia sarà restaurata la sala delle Fatiche di Ercole grazie alla Fondazione Silvano Toti. Tornerà a splendere il ciclo affrescato del XV secolo. In passato alcuni studiosi avevano attribuito questo affresco ad Andrea Mantegna, ma in realtà l’autore del ciclo di Ercole è ancora oggi anonimo. A Palazzo Venezia a Roma sarà restaurato il ciclo delle Fatiche di Ercole nell’omonima sala del palazzo romano, grazie a una donazione del Fondazione Silvano Toti.

L’affresco sarà restaurato dalla direzione scientifica del Polo Museale del Lazio. Il direttore Edith Gabrielli afferma la oramai raggiunta maturità del Polo Museale e la sua capacità di fare sistema con la società civile, al fine di costruire un sistema museale con essa integrato. Nel 2015, continua la Gabrielli, il rilancio del palazzo è stato deciso e definito in collaborazione con l’architetto Sonia Martone, direttore del museo.

Palazzo Venezia è uno degli edifici più importanti del Rinascimento. Fu progettato alla metà del XV secolo da un architetto che lavorava in collaborazione con Leon Battista Alberti per conto del cardinale Pietro Barbo. Successivamente l’edificio divenne sede della Serenissima Repubblica di Venezia e poi della Diplomazia Austriaca. Nel 1916 fu destinato dal Governo italiano al museo nazionale.

La Sala delle Fatiche di Ercole è un chiaro esempio di arte del XV secolo. Si trova al piano nobile dell’edificio, all’estremità del’appartamento di Pietro Barbo. Il nome che ha oggi si deve all’affresco che decora la parte alta delle sue pareti e che illustra alcune delle dodici mitiche fatiche di Ercole: Ercole e il leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole e i buoi di Gerione, Ercole e Gerione, Ercole e il drago Ladone, Ercole e la cerva di Cerinea, Ercole e gli uccelli di Stinfalo e Ercole e il centauro Nesso.

Non si sa ancora chi abbia creato l’opera: probabilmente un artista anonimo o forse Andrea Mantegna, ma non ci sono prove storiche  a riguardo.

Il lavoro di restauro sarà affidato all’Officina di Consorzio e Restauro diretta da Paolo Castellani e durerà circa quattro mesi, da luglio a ottobre. Riguarderà la disinfezione e disinfestazione dell’affresco, la pulitura della parte pittorica, il consolidamento dell’intonaco e dell pellicola pittorica.

 

 

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