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Eni ha archiviato il primo semestre dell’anno con una perdita netta di 1,2 miliardi di euro a fronte di un rosso di 735 milioni di euro dell’analogo periodo del 2015.
Eni risultati primo semestre 2016
L’utile operativo adjusted del gruppo è risultato pari a 0,77 miliardi di euro mentre il risultato netto adjusted negativo di 0,27 miliardi di euro.
L’indebitamento finanziario netto della società a fine giugno è risultato pari a 13,81 miliardi di euro, in calo di 3,06 miliardi di euro rispetto all’analogo periodo del 2015.
Il flusso di cassa netto da attività operativa nel corso del primo semestre dell’anno è risultato pari a 3,1 miliardi di euro.
Per quanto riguarda gli introiti derivanti da dismissioni, sono risultati pari a 0,95 miliardi di euro.
Il flusso di cassa netto prodotto dalle attività operative nel secondo trimestre dell’anno è risultato pari a 1,73 miliardi di euro, con il leverage sceso a 0,26 a fine giugno rispetto a quota 0,29 registrata al 31 dicembre del 2015.
Con riferimento al secondo trimestre dell’anno, il gruppo Eni ha registrato un utile operativo adjusted di 0,19 miliardi di euro, un dato in forte calo, dell’88 per cento, sulla analogo periodo del 2015.
Sulla base dei risultati registrati nel primo semestre del 2016, sarà distribuito un acconto sul dividendo di 0,40 centesimi per azione al 15 settembre.
Produzione idrocarburi
Con riferimento alla produzione del gruppo, è risultata pari a 1,73 milioni di barili al giorno, con un incremento dello 0,5 per cento su base annuale.
La produzione di idrocarburi ha superato le attese, compensando il periodo di fermo delle attività in Val d’Agri e le interruzioni di produzione registrate in Nigeria.
I progetti di sviluppo della società, secondo quanto indicato dal management, permetteranno una crescita della produzione di oltre il 5 per cento nel corso del 2017.
Soddisfazione è stata espressa dall’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, che ha evidenziato i risultati conseguiti in un mercato piuttosto debole.
