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Melania Rea ultime notizie: Testimonianza scagiona Salvatore Parolisi?

Melania Rea ultime notizie: Testimonianza scagiona Salvatore Parolisi?

Nuove indiscrezioni dalle indagini sull’omicidio di Melania Rea, la giovane donna di Somma Vesuviana la cui scomparsa fu denunciata dal marito Salvatore Parolisi lo scorso 18 aprile mentre assieme alla piccola bambina di 18 mesi si trovavano al Pianoro di Colle San Marco; il corpo di Melania fu rinvenuto due giorni dopo presso il bosco Le Casermette a Ripe di Civitella del Tronto a seguito di una segnalazione da parte di un telefonista rimasto attualmente nell’anonimato. Indagato unico per omicidio volontario aggravato della giovane donna è il marito; attualmente l’uomo è tenuto in isolamento e non gli è possibile vedere la piccola Vittoria, la bimba di 18 mesi nata dall’amore con la moglie Melania.

Dicevamo all’inizio dell’articolo di una nuova indiscrezione trapelata da ambienti vicini all’indagini; secondo alcune consolidate fonti, la Procura di Teramo un paio di giorni fa ha ascoltato un uomo la cui testimonianza potrebbe scagionare Salvatore Parolisi e sulla quale al memento sono in atto degli accertamenti. Trattasi di un soldato del 123esimo Reggimento Fanteria di Chieti, che lo scorso 18 aprile si trovava di vedetta nelle immediate vicinanze del Bosco Le Casermette, il luogo dell’efferato crimine di Melania. Il testimone è sicuro di non aver mai visto passare l’auto di Salvatore Parolisi, nè tantomeno un’auto simile a quella del caporal maggiore, che ricordiamo, trattasi di una Renault modello Scenic.

Secondo la difesa del Parolisi, Nicodemo Gentile e Walter Biscotti, la testimonianza è di grande attendibilità e potrebbe scagionare il loro assistito, mentre per la controparte, la fonte è poco attendibile in quanto il testimone nel corso dell’interrogatorio ha anche ammesso di non ricordare tutte le macchine che sono passate nel corso della sua vedetta. Allora la Procura si interroga: Perchè dovrebbe ricordare solo la Scenic che non è passata mentre altre macchine no? Fonte poco attendibile dunque per la controparte, che comunque, chiede tempo e continua a lavorare in questo senso. Intanto sempre la difesa di Parolisi avverte che sta lavorando alla rihiesta di alcuni incidenti probatori da presentare in breve tempo alla Procura della Repubblica, sicuri del fatto, che riusciranno finalmente a far scagionare il loro assistito.

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