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Napolitano risuona l’allarme sul lavoro

Napolitano risuona l’allarme sul lavoro

Giorgio Napolitano rilancia l’ennesimo allarme sull’emergenza lavoro.

In occasione delle celebrazioni del Primo maggio, il Presidente della Repubblica parla della difficile situazione che stanno vivendo milioni di persone, soprattutto giovani, che non riescono ad entrare nel mondo del lavoro. Una situazione insostenibile per la quale Napolitano chiede una soluzione definitiva, attraverso riforme e politiche pubbliche in grado di sostenere le imprese e le organizzazioni sociali.

In particolare, Napolitano fa un appello proprio ai sindacati ai quali riconosce un ruolo fondamentale ed importante, ma bisognosi di rinnovarsi e di contribuire in modo più incisivo alle trattative. Un messaggio chiaro quello del Presidente della Repubblica, rivolto a tutti, senza escludere nessuno. Solo il costante e propositivo confronto tra le parti sociale ed il Governo può essere considerato il modo migliore per uscire dalla crisi.

Il ruolo dei sindacati deve essere sia di sostegno a chi possiede un lavoro, sia a coloro che lo hanno perso o smesso di cercare, perché scoraggiati dalla situazione attuale. Un appello alla collaborazione ed al reciproco sostegno tra sindacati e Governo. Napolitano ritorna di nuovo ad affrontare questa tematica così importante come quella del lavoro.

Ci chiediamo quanto altri appelli serviranno per sbloccare la situazione e vedere finalmente la scritta fine su questo triste film dal titolo “crisi”. Napolitano utilizza un approccio diplomatico, perché consapevole della rabbia e frustrazione di milioni di persone che non hanno lavoro. Una rabbia che rischia di sfociare in accese proteste un giorno, influenzando negativamente il processo di riforme che si sta attuando con tanta fatica.

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