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Acqua avvelenata. Allarme in Abruzzo

Acqua avvelenata. Allarme in Abruzzo

Accade proprio in Abruzzo, il caso di acqua avvelenata, sembra proprio aver intossicato la regione, tra le più verdi in Italia. La regione abruzzese è conosciuta per i suoi parchi e le sue aree protette che le danno una notorietà molto grande a livello nazionale.

Un triste caso quella della regione Abruzzo che diventa una terra sinonimo di ambiente e di discarica. Ed è veramente un’assurdità vedere nella stessa regione un parco nazionale che convive con tonnellate di immondizia. Infatti sono migliaia le tonnellate di sostanze nocive e tossiche che sono state nascoste e interrate alla profondità di 5-6 metri.

Sono infatti state scoperte soprattutto dove nessuno penserebbe, in un paesino molto piccolo in provincia di Pescara, Bussi sul Tirino. Questa discarica è stata sottoposta a sequestro già nel 2007. I danni calcolati sarebbero molto ingenti: si parla di circa 700 mila persone colpite. Un numero molto alto se si pensa che sarebbe più della metà degli abitanti dell’intera regione Abruzzo.

Tutta la popolazione abruzzese avrebbe bevuto dell’acqua inquinata ed avvelenata, da decenni, ovviamente a loro insaputa. Infatti la stessa potabilità dell’acqua è stata dichiarata e certificata dagli enti preposti, che avrebbero assicurato quindi la compatibilità al consumo della stessa.

Una condanna per il popolo abruzzese senza spiegazioni, nonostante un dossier che dimostrerebbe l’incidenza tumorale sulla popolazione del piccolo paese Bussi sul Tirino, del 70%.

Le priorità diventano ora la bonifica e l’indagine epidemiologica. Le indagini sulla megadiscarica dovrebbero essere più approfondite denuncia il forum dei “Movimenti per l’Acqua” dell’Abruzzo. Il forum ricorda che ancora che la contaminazione risalirebbe al 2004 dopo le analisi dell’Arta e da questa l’acqua fu dichiarata non potabile.

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