ULTIME NEWS
Home > Cronaca e Attualità > Strage in Gallura potrebbe avere presto un volto ed un nome
Strage in Gallura potrebbe avere presto un volto ed un nome

Strage in Gallura potrebbe avere presto un volto ed un nome

La strage in Gallura a Tempio Pausania potrebbe presto avere una soluzione. Gli inquirenti stanno visionando i video delle telecamere di sorveglianza posizionate nelle vicinanze dell’appartamento, dove sono stati trucidati Giovanni Maria, 50 anni, la moglie Giulia Zanzani, 48 e del piccolo Pietro, 12 anni.

Oggi verrà eseguita l’autopsia sulle tre salme, al fine di trovare altri indizi che conducano all’assassino. Le indagini sono tutt’altro che semplici, poiché nel giorno in cui è stata compiuta la strage sia nella cattedrale, che nel municipio, a pochi metri dall’abitazione degli Azzena, sono stati celebrati due matrimoni. In quei momenti sono passate molte persone davanti alle telecamere, quindi è molto probabile che il killer o i killer si siano mescolati alla folla.

Secondo gli investigatori il triplice omicidio si è consumato prima delle 15.30. A scoprire il tragico fatto è stata la sorella della donna, Antonella, che è entrata nell’appartamento aprendo con una copia del mazzo di chiavi. Dalle prime ricostruzioni, pare che il responsabile dell’omicidio abbia spostato i cadaveri ed abbia ripulito per bene il sangue sulla scena del crimine.

I carabinieri di Tempio Pausania sono arrivati a questa conclusione poiché hanno notato che l’appartamento era in perfetto ordine. Non sono stati rilevati segni di effrazione sulla porta di ingresso, quindi è molto probabile che gli Azzena abbiano aperto la porta al loro killer che poi li ha uccisi.

Giovanni Maria Azzena è stato coinvolto in un’indagine per usura, quindi gli inquirenti stanno valutando anche l’ipotesi di una vendetta da parte di qualcuno legato al giro degli strozzini.

About Fabio Porpora

Lascia un commento