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Wikipedia, la nota ed utile prima enciclopedia online, utilizzata ogni giorno da milioni di internauti, e online da oltre 10 anni, rischia di chiudere. La gloriosa storia dell’enciclopedia, cui ogni giorno è fonte d’informazione e ricerca per la quasi totalità degli internauti di tutte le parti del mondo, rischia di chiudere a causa del nuovo disegno di legge sul tema delle intercettazioni. Il comma 29, quella “piccola ma grande” parte di disegno che vuole mettere il bavaglio al mondo del web e della libera informazione.
Cosa recita questo comma 29 di cui tanto si discute e che rischia la chiusura di Wikipedia? Tutti i siti e blog non registrati come testata, dovranno apporre modifiche ai loro elaborati entro le 48 ore successive dall’eventuale segnalazione ad opera di un soggetto che si dichiari leso dal contenuto preso in esame. Nel dettaglio il comma sul tema delle intercettazioni, recita quanto segue: «Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Per ciò Wikipedia ha deciso di scioperare, dunque chiunque utente volesse utilizzare l’utilissima risorsa gratuita,si troverà di fronte un comunicato redazionale al lettore, nel quale c’è un’ampia spiegazione delle motivazioni che hanno portato l’amministrazione di Wikipedia, alla temporanea (al momento) sospensione del servizio. Ed ora, chi ringraziano i tanti internauti, privati di una risorsa gloriosa, utilissima, e per di più gratuita? La polemica incombe, grazie ddl.
