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Materie etiche al Senato: Governo battuto

Materie etiche al Senato: Governo battuto

Alla votazione dell’emendamento 1.1979 è successo qualcosa che i rappresentanti della maggioranza non si aspettavano: Governo battuto sulla proposta sulle competenze in materie eticamente sensibili del Senato (firmato da Stefano Candiani della Lega) con 154 voti favorevoli e 147 contrari.

Poco prima del voto si era accesa una discussione sull’opportunità di votare l’emendamento a scrutinio segreto (il capogruppo PD Zanda ha chiesto il voto palese); Grasso ha preteso che ci fossero almeno 20 senatori che lo richiedessero per continuare con il voto segreto; la richiesta è stata avanzata da ben 89 senatori.

Naturalmente un risultato del genere ha scatenato diverse reazioni: il sottosegretario alle Riforme Scalfarotto scrive su Twitter che la riforma non viene intaccata, ma si crea un danno a chi si batte per i diritti civili, che rimarrà penalizzato dal bicameralismo; Picierno, eurodeputata del PD, paragona i senatori della maggioranza che oggi si sono allineati al voto dell’opposizione ai 101 rappresentanti del suo partito che l’anno scorso impedirono l’elezione di Prodi a Presidente della Repubblica.

Dal Movimento 5 Stelle fanno sapere che quella di oggi va considerata una vittoria: l’emendamento dà al Senato poteri su salute e diritti civili così importanti e sensibili che non possono non essere affidati ad un Senato eletto direttamente dai cittadini.

De Petris di Sel spera che la maggioranza riesca a cogliere il chiaro messaggio che ha espresso il voto segreto; Vendola si augura che la sconfitta serva al Governo per capire che sulle riforme di questa importanza il muro contro muro e le imposizioni non possono andare bene: devono cambiare strada e aprire il dialogo con le forze di opposizione.

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