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Bottiglia d’acqua con ammoniaca: Ragazzina in gravi condizioni

Bottiglia d’acqua con ammoniaca: Ragazzina in gravi condizioni

Genova, 2 dicembre 2011. Una studentessa di 15 anni è ricoverata, in gravi condizioni, all’ospedale San Martino, in Rianimazione. La causa che ha provocato il malessere è quella di aver ingerito dell’ammoniaca bevendo dell’acqua. La ragazza aveva comprato una bottiglia d’acqua presso un distributore automatico della stazione di Brignole e poco prima di iniziare l’allenamento di calcio presso un campo sportivo di Albaro, l’ha aperta e bevuta. Subito ha avvertito dei  dolori fortissimi, ha sentito un bruciore in bocca, un liquido caldo che scendeva in gola non permettendole più di respirare. Portata d’urgenza al pronto soccorso, il medico del 118, ha spiegato la causa dell’improvviso malessere, nell’acqua c’era una percentuale di ammoniaca. Intubata e portata d’ urgenza all’ospedale San Martino, Giulia è stata ricoverata in prognosi riservata.

I primi accertamenti sanitari hanno escluso lesioni agli organi interni e secondo i medici non è in pericolo di vita.

L’allarme è scattato immediatamente: tutti i distributori della stazione sono stati sigillati e sul posto si è recata una volante dell’Ufficio prevenzione generale della Questura. La bottiglietta è stata sequestrata per essere analizzata. Resta da capire se c’è stata un’anomalia nell’impianto di produzione, se la bottiglia è stata scambiata quando è stato caricato il distributore, o se è il gesto di uno squilibrato.

Secondo indiscrezioni, la marca dell’acqua sarebbe diversa dalle altre presenti all’interno dell’apparecchio. La polizia sta visionando tutti i filmati delle telecamere di sicurezza presenti all’interno della stazione, per verificare se qualcuno abbia manomesso il distributore. Sulla bottiglianon sono stati trovati buchi o alterazioni.

La ragazza non è in grado di raccontare l’avvenuto in quanto è in coma farmacologico. Ma al momento c’è la testimonianza dell’amica che era con lei:  “In un attimo ha gridato “mi brucia la bocca”  e si è messa le mani alla gola perché non riusciva a respirare”. E poi ha aggiunto un particolare importatissimo: “Quando ha preso la bottiglietta, mi ha fatto notare che il tappo era svitato, ma non si è preoccupata perché ha pensato di averlo fatto lei e di non ricordarsi quando”.

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