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Terrorismo, Isis arruola anche italiani: foreign fighters, ecco chi sono

Terrorismo, Isis arruola anche italiani: foreign fighters, ecco chi sono

Il terrorismo, contrariamente a quanto si è soliti credere, non è un fenomeno legato alla cultura mediorientale; l’Isis arruola ormai anche soldati italiani, i cosiddetti foreign fighters. Ma chi sono i nostri connazionali disposti a combattere per la jihad?

Angelino Alfano, Ministro dell’Interno, sarebbe in possesso di informazioni abbastanza approfondite sull’argomento. Secondo alcune fonti, l’Isis ricorrerebbe infatti a degli schemi precisi per arruolare i suoi foreign fighters.Ciò rende facile tracciarne un identikit di massima.

Solitamente l’Isis diffonde via internet i principi posti alla base del terrorismo. Il candidato ideale è ancora molto giovane, maschio, appena convertito alla religione islamica tramite tecniche di persuasione psicologica e spesso di origine settentrionale.

Più rari sembrerebbero i casi in cui l’Isis si rivolge a figli di immigrati nati comunque in Italia. Il ruolo dei foreign fighters, è importantissimo per la diffusione dei principi base del terrorismo, finalizzato a fornire informazioni più precise sugli stati nemici e raccogliere fondi per la guerra.

L’Isis, probabilmente impegnata in manovre simili anche in altri paesi occidentali, carpisce così dati rilevanti su obiettivi sensibili e, elemento non trascurabile, sfrutta i servigi di adepti praticamente insospettabili. I foreign fighters italiani svolgono in genere compiti relativi alla logistica.

I terroristi stranieri che l’Isis arruola negli altri paesi invece vengono destinati alla battaglia vera e propria. Questa differenza di mansioni lascia pensare che l’Italia svolga un ruolo particolare nei piani dei fedelissimi della jihad. Il nostro paese rappresenta infatti lo snodo verso l’Europa.

In piccola parte l’Isis potrebbe agire anche attraverso i sermoni recitati nelle moschee; in Italia, a differenza del resto del mondo, questi possono essere pronunciati in arabo e non esistono organi preposti al controllo e alla traduzione dei messaggi veicolati.

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