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OMS: esistono dei rapporti tra mutamenti climatici e salute umana

OMS: esistono dei rapporti tra mutamenti climatici e salute umana

L’OMS  ha annunciato che i mutamenti climatici non sono più un problema di natura meramente ecologica; esistono infatti dei rapporti che legano le alterazioni delle condizioni ambientali alla salute umana. Pare che la nostra specie si avvicini sempre più al pericolo di estinzione.

Per certi versi ciò era noto un po’ a tutti, o, quanto meno, sospettabile. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha ricordato che i mutamenti climatici degli ultimi 14 anni si sono rivelati i più violenti, intensi e preoccupanti di quelli verificatisi negli ultimi 3 secoli. Nonostante tutto però non si applicano ancora dei rimedi.

I mutamenti climatici, spia di un’alterazione degli equilibri ambientali, riguardano l’uomo sotto vari punti di vista; anche accantonando le voci degli ambientalisti che intravedono in tutto ciò la minaccia di estinzione per esseri umani, animali e vegetali, il problema riguarderebbe tutti per altri motivi.

I cambiamenti climatici infatti, ormai giudicati irreversibili, intaccherebbero la sfera economica, sociale e la salute degli esseri umani. Per questo il fenomeno è ormai al vaglio anche dell’ONU. Ma in cosa si traduce esattamente tutto ciò? Secondo gli scienziati in primo luogo in alluvioni e siccità.

A ciò seguiranno diversi disastri ambientali. Eppure gli strumenti per prevenire la diffusione di malattie, la decimazione della popolazione a seguito di violenti fenomeni climatici e l’alterazione degli habitat naturali esistono; a nessuno interessa metterli in pratica.

Parrebbe già essere saltato il piano industriale relativo all’emissione globale dei gas serra. Questi avrebbero potuto essere immessi nell’aria in un quantitativo tale da limitare a soli 2 gradi per i prossimi 100 anni l’innalzamento delle temperature.

A nulla valgono a tal proposito i dati diffusi dall’OMS; ogni anno a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici muoiono circa 7 milioni di persone. Purtroppo però il nostro stile di vita e le grandi industrie sembrerebbero più propensi a fare dell’uomo un’agiata specie in via d’estinzione.

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