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Empoli-Milan finisce in pareggio, ma che sofferenza per Inzaghi!

Empoli-Milan finisce in pareggio, ma che sofferenza per Inzaghi!

Empoli-Milan si chiude con un pareggio per due a due; grande sofferenza iniziale per i rossoneri che dopo venti minuti di gioco erano già sotto di due reti; il gol di Torres al termine del primo tempo è il preludio al recupero milanista, ma l’Empoli (che chiude in dieci uomini per l’espulsione di Valdifiori) riesce a conservare il punto.

L’inizio dell’Empoli è davvero fulminante: già dopo dodici minuti Tonelli trova il gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo, al 19° Vecino impegna Abbiati e due minuti dopo arriva il raddoppio grazie a Pucciarelli su assist di Tavano.

Al trentunesimo Inzaghi deve sostituire l’esordiente Van Ginkel infortunato con Bonaventura, e l’Empoli ha un’altra opportunità con Verdi che però tira alto. Il Milan dà segni di risveglio proprio con il neo entrato che impegna Sepe con un tiro dal limite. Al 42° Torres riapre il match con un bel gol di testa su cross di Abate. Il primo tempo si chiude con l’espulsione del tecnico empolese Sarri che protestava per la mancata concessione di un rigore per un fallo di mano di Bonera.

Nella ripresa Inzaghi sostituisce Muntari con Poli, ma l’occasione più ghiotta arriva al decimo sui piedi di Tavano che però sbaglia clamorosamente davanti ad Abbiati. Da quel momento il Milan spinge con più efficacia e il pareggio arriva con un bel tiro di Honda dal limite dell’area al 57°. Il Milan adesso ha la partita in mano e colleziona occasioni (Menez colpisce la traversa, Torres calcia di poco fuori, colpi di testa di Zapata e De Jong).

Alla fine di Empoli-Milan Inzaghi ammette che la prima mezz’ora del Milan è da cancellare e che i gol subiti da palla inattiva continuano ad essere un problema per i rossoneri; il cambio di modulo con il passaggio al 4-2-3-1 ha portato gli effetti sperati e nel secondo tempo si sono viste buone cose.

Furioso invece Sarri, allontanato dall’arbitro alla fine del primo tempo per proteste: a fine gara parla della sudditanza psicologica e dell’enorme pressione a cui sono sottoposti i direttori di gara. Il tecnico empolese è convinto che il tocco di Bonera con il braccio andasse punito con il rigore e ammette di aver detto a Calvarese che nel dubbio si fischia sempre a favore delle squadre con la maglia a righe.

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