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L’Isis preme sulla Turchia: la jihad potrebbe ricorrere al nucleare

L’Isis preme sulla Turchia: la jihad potrebbe ricorrere al nucleare

I soldati dell’Isis vogliono dimostrare al mondo che la jihad non è una minaccia fine a sé stessa, ma qualcosa di molto più serio. Il terrorismo adesso preme con maggiore convinzione sui confini della Turchia e, presto, potrebbe ricorrere persino al nucleare.

La Turchia, benché sia un paese a confessione islamica, si è chiaramente schierata tra gli avversari dell’Isis. Ciò perché la nazione offre asilo politico a molti dei civili siriani sottrattisi in tempo alla jihad. Alcune città della Siria sarebbero adesso infatti popolate solo da soldati.

Del resto non è facile chiudere le frontiere a chi piange l’assassinio di 27 bambini vittime della jihad (attentato verificatosi in mattinata ad Homs, località siriana), così come non è facile non aiutare un popolo ridotto al terrore e alla miseria dall’Isis.

Per questo la Turchia ha assistito impotente all’esecuzione di 4 soldati curdi (in maggioranza donne). Per lo stesso motivo oggi nello stato nordafricano si dovrebbe dare il consenso ai paesi membri del fronte anti Isis di far passare truppe e organizzare raid.

Qualcosa del genere, come ormai noto, avviene da tempo in Iraq ed in Siria. Ciò, avvertono subito i gerarchi dell’Isis, non soltanto non servirà ad annientare la jihad, ma di sicuro non renderà il mondo un posto più sicuro; la guerra santa non conosce confini.

Sulla questione non ha tardato ad intervenire l’Inghilterra, ormai parte attiva del fronte anti Isis voluto da Obama. David Cameron ha ribadito la necessità di dar vita ad un blocco compatto di eserciti e nazioni che possa eliminare la comune minaccia del terrorismo.

Inoltre, prosegue ancora Cameron, è necessario sradicare sin da subito il fenomeno dei foreign fighters, i combattenti stranieri (spesso occidentali convertiti) che vanno ad ingrossare le file degli eserciti dell’Isis. Si teme poi che il terrorismo possa avvalersi presto di armi nucleari.

About Fabio Porpora

Un commento

  1. Se fino a qualche tempo fa’ non era necessario prestare una grande attenzione alle Religioni Mosaiche adesso invece e’ diventato imperativo rivolgere un secondo sguardo a quell’anello di congiunzione che esisterebbe fra queste Religioni e Dio. Ebrei, Cristiani e Musulmani credono tutti che il Vecchio Testamento di Mose’ sia la Legge di Dio. Il Vecchio Testamento si basa sui Dieci Comandamenti e sui presunti messaggi Divini consegnati a Mose’ per la razza Umana. Quello che piu’ dovrebbe colpire l’attenzione e’ la narrativa dell’evento. Al giorno d’oggi non sarebbe credibile la storia di un uomo che afferma di aver parlato con Dio mentre era solo su di una montagna e che porta con se’ due tavole di pietra incarvate da un dito di Dio. Invece, oltre ogni logica e senza alcun supporto, questo racconto di Mose’ divenne il singolo pilastro sul quale furono erette queste 3 Religioni. Oltre a questo, ricerche e studi effettuati di recente hanno tutti confermato che il Vecchio Testamento e’ stato scritto da piu’ persone vissute in epoche diverse. E’ sorprendente il fatto che il risultato di questi studi prodotti da ricercatori religiosi sia in netto contrasto con la dottrina insegnata dalle loro stesse Religioni ed ossia che Mose’ nel Vecchio Testamento abbia riportato testualmente le parole di Dio e che le abbia scritte di suo pugno. La differenza fra queste due versioni e’ incolmabile sebbene dopo millenni le due si sovrappongano. La speranza e’ che questa millenaria bugia possa mostrare il suo colore davanti ad Una eterna Verita’. A causa delle fantasie inventate nella Bibbia sara’ quasi inevitabile che l’Umanita’ dovra’ confrontarsi con ostacoli insormontabili. Una piccola zona in Gerusalemme rappresenta un problema grave e divisivo fra Ebrei e Musulmani. Gli Ebrei credono che il loro Messia verra’ in Israele solo dopo che il Tempio costruito per Re Salomone e Re Erode (e gia’ distrutto una prima volta nel 586 B.C. ed una seconda nel 70 D.C.) sara’ ricostruito per una terza volta sullo stesso luogo come la degna dimora per il loro nuovo Re e Messia. Oggi a Gerusalemme una grande Moschea, Al Aqsa, e’ costruita proprio sulle rovine di quel Tempio. I Musulmani credono che il loro Profeta Maometto sia asceso in Paradiso proprio da quel posto, un luogo che e’ cosi’ sacro per i Musulmani cosi’ come lo e’ anche per gli Ebrei. Oggi e’ difficile immaginare che i Musulmani in Gerusalemme offrano di distruggere la loro Moschea perche’ gli Ebrei possano ricostruire il loro Tempio. Allo stesso modo e’ difficile immaginare che gli Ebrei abbandonino l’idea di ricevere il loro Messia. La risoluzione andrebbe trovata altrove e ben oltre queste 2 Religioni. Sebbene alle genti sia stato fatto credere che accettare la scienza significhi anche rifiutare la fede in Dio dovremmo invece avere un intesa di Dio che non sia in contrasto con la scienza. La Religione potrebbe allora sconfinare la stessa scienza senza piu’ dover tenere in ostaggio la Mente umana per secoli.

    http://www.wavevolution.org/it/freethinking.html

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