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Jobs Act: il giorno del maxi-emendamento e della fiducia

Jobs Act: il giorno del maxi-emendamento e della fiducia

Quello di oggi sarà un giorno molto importante per la riforma del mercato del lavoro e per il Jobs Act: in mattinata infatti verrà presentato il maxi-emendamento sulla delega lavoro preparato dal Governo, mentre in serata al Senato verrà votata la fiducia; il tutto mentre Renzi sarà impegnato a Milano con il veritce UE proprio sul tema del lavoro.

Il Premier ha affermato che non teme agguati da parte degli esponenti del suo partito, convinto che tutti voteranno come sempre. In realtà i dissensi all’interno del PD rimangono, ma Bersani, pur ammettendo che la richiesta di fiducia sia una forzatura, conferma che responsabilità e lealtà saranno rispettate.

L’incontro di ieri con i sindacati e le imprese secondo Renzi ha mostrato dei punti di intesa inaspettati; non è dello stesso avviso la leader di Cgil Camusso, che conferma di non aver avuto nessuna risposta da e soprattutto di non aver notato alcuna disponibilità da parte del Governo di aprire una concertazione, proseguendo su scelte sbagliate. Confermato quindi il suo parere negativo sul Jobs Act e sulle modifiche all’articolo 18.

Quindi la Cgil conferma la sua manifestazione di protesta del 25 Ottobre, mentre Cisl e Uil (che non parteciperanno alla mobilitazione) hanno espresso la soddisfazione per l’avvio del dialogo: il Governo ha mostrato delle aperture anche sull’articolo 18, con i reintegri per i licenziamenti disciplinati che verranno trattati nel decreto delegato.

Nell’incontro sono stati toccati temi come la legge sulla rappresentanza sindacale (che non convince Cisl e Uil), la contrattazione decentrata, il salario minimo, gli ammortizzatori sociali, il Tfr e l’articolo 18. Per quanto riguarda i casi in cui verrà mantenuto il reintegro a seguito di licenziamenti disciplinari, il presidente del Consiglio conferma che verranno chiariti con il decreto legislativo successivo.

Sel e M5S hanno dichiarato la loro disponibilità a ritirare molti dei loro emendamenti sul Jobs Act. Il deputato Civati continua a dire che la fiducia sul Jobs Act rappresenta una prassi deprecabile, perché l’argomento è delicato e chiede a Napolitano un richiamo per l’uso corretto degli strumenti normativi. Il senatore Mineo paventa l’ipotesi di dimettersi o andare al gruppo misto se il maxi-emendamento non apporta modifiche sostanziali.

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