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Allerta ebola: controlli aeroporti, nuovi casi di contagio in Europa

Allerta ebola: controlli aeroporti, nuovi casi di contagio in Europa

In tutta Europa, soprattutto alla luce della notizia che nuovi casi di contagio hanno interessato tutto il continente, sembra crescere l’allerta contro l’ebola. Tra le prime misure precauzionali adottate sembrerebbe esserci l’intensificazione dei controlli negli aeroporti.

E’ ormai evidente che la situazione si sta allontanando da quel contesto sicuro e confortante che avevano disegnato per noi i vari enti che in Europa sono preposti alla tutela della salute pubblica. L’ebola c’è, si è manifestata, ha varcato il confine in cui era stata relegata.

Oltre al caso già conclamato dell’infermiera che avrebbe contratto in Spagna il virus dell’ebola a seguito della sua assistenza ad un sacerdote reduce dall’Africa, nelle ultime ore si sono verificate ulteriori segnalazioni. Il contagio interesserebbe altri due pazienti.

Le nuove vittime del virus dell’ebola sarebbero ancora di nazionalità spagnola, ma questo non significa che il resto d’Europa sia al sicuro. Più volte si è riflettuto sul gran numero di migranti, legali o meno, che giungono in Italia e sulle malattie che a loro insaputa potrebbero esportare.

L’ebola purtroppo è una di queste. Ecco perché ovunque in Europa, Italia compresa, si pensa di intensificare i controlli sanitari per chi si imbarca su un volo qui diretto o arriva da nazioni fortemente interessate dal fenomeno. Stesso discorso varrà per gli altri mezzi di trasporto.

Ad oggi in Italia, sembrerebbero non essersi registrati ancora casi riconducibili al contagio del virus. Semmai, almeno nel nostro paese, si sarebbero verificati dei falsi allarmi; segno di prudenza, ma anche della crescente paura che l’ebola ha ormai seminato in Europa.

Un particolare inquietante sarebbe quello relativo alla testimonianza dell’infermiera spagnola vittima del contagio; la donna si sarebbe infatti pedissequamente attenuta alle procedure impostele dal locale ministero della sanità. Come mai ha contratto l’ebola?

Ciò ci induce a riflettere non soltanto su quanto realmente conosciamo di questa malattia potenzialmente letale, ma anche sulla validità delle procedure di profilassi attualmente diramate. Gli scienziati intanto promettono di trovare una cura entro il prossimo anno.

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