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Istat, disoccupazione marzo: quella giovanile oltre il 43%

Istat, disoccupazione marzo: quella giovanile oltre il 43%

Altro che effetto trainante dell’Expo 2015 – domani l’apertura a Milano tra polemiche, rischi sicurezza e falle nel sistema lavorativo; altro che conseguenze benefiche delle politiche occupazionali introdotte dal Jobs Act. Il tasso di disoccupazione a marzo è tornato a salire: + 0,2 punti percentuali rispetto a febbraio, e valore ora al 13%.

Lo comunica l’Istat nei dati provvisori, precisando l’inversione di tendenza rispetto ai cali che si sono avuti a dicembre e a gennaio, e alla lieve crescita di febbraio. Si tratta del livello più alto fatto registrare dal novembre scorso, quando la disoccupazione si era attestata al 13,2%.

Dopo la diminuzione registrata a febbraio, a marzo 2015 gli occupati sono diminuiti dello 0,3%, 59mila unità in meno rispetto al mese precedente: un dato praticamente identico a quello di aprile 2014. Insomma, un anno per tornare indietro e bruciare i pur flebilissimi progressi.

A marzo le persone in cerca di occupazione sono 3,302 milioni, in aumento dell’1,6% da febbraio.

Il dato dell’occupazione a marzo 2015 è in calo anche su base annua: -0,3% rispetto al marzo 2014, 70 mila unità in meno. Il tasso di occupazione scende al 55%.

A marzo gli occupati sono 22,195 milioni, in calo dello 0,3% su base mensile. E’ quanto risulta dai dati dell’Istat. Stabile la forza lavoro a 25,497 milioni di unità.

Particolarmente allarmante il dato sulla disoccupazione giovanile, che a marzo risale oltre il 43%: registrato un aumento di 0,3 punti percentuali fino a quota 43,1% rispetto al 42,8% di febbraio. È il livello più alto dall’agosto scorso.

Per quanto riguarda i dati relativi ai disoccupati Under 25, solo Grecia, Spagna e Croazia fanno peggio di noi nel resto d’Europa.

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