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No-Expo, guerriglia a Milano

No-Expo, guerriglia a Milano

Guerriglia urbana a Milano nel corso della manifestazione contro l’Expo 2015. I Black bloc hanno lanciato molotov, con diverse auto in fiamme e con la polizia che è dovuta ricorrere agli idranti e ai lacrimogeni.

Circa una decina i giovani fermati, mentre al momento sono undici gli agenti feriti.

Momenti di panico a Milano nel giorno dell’inaugurazione dell’Expo 2015 con auto, negozi e cassonetti dati alle fiamme in diverse zone della città. Durissime le condanne pervenute da parte delle autorità.

Il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, ha convocato per questa mattina il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. L’inchiesta della Procura di Milano dovrà accertare le responsabilità  a seguito dei violenti disordini di ieri. Bruciate auto, negozi e filiali di banche, rotte vetrine e lancio di pietre, bombe carta e molotov.  L’ipotesi di reato è quella di “devastazione”, decritta dall’articolo 419 del codice penale che prevede pene comprese tra 8 anni e 15 anni di carcere.

La manifestazione contro l’esposizione universale è partita alle ore 15 da piazza XXIV Maggio, con la componente più violenta del corteo che ha preso il sopravvento e primi momenti di tensione registrati in Piazza Resistenza. Qui un gruppetto di incappucciati ha lanciato petardi e bottiglie contro le forze dell’ordine che hanno risposto con gli idranti. Tra corso Magenta e via Carducci un nuovo fitto lancio di bombe carta, fumogeni e molotov verso la polizia.

La violenza si è estesa e gli scontri si sono spostati nella zona della stazione di piazza Cadorna, con diverse auto che sono state date alle fiamme e con un negozio e una filiale della banca Bnl date a fuoco.

Dopo che la situazione si è calmata, diversi i milanesi scesi in strada a raccogliere vetri e spazzatura e cercare in qualche modo di ripristinare la normalità. Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha reso noto che il Comune si costituirà parte civile.

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