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Grecia, Tsipras chiede 7 miliardi: la Francia apre ma Berlino è inflessibile

Grecia, Tsipras chiede 7 miliardi: la Francia apre ma Berlino è inflessibile

La Francia è convinta che bisogna fare di tutto per impedire l’uscita di Atene dalla zona euro e sostiene dunque una eventuale ristrutturazione del debito, già peraltro chiesta dal premier greco Tsipras. Di diverso avviso è invece il ministro tedesco delle Finanze, Schaueble, che respinge l’ipotesi di un taglio del debito.

Nel frattempo Alexis Tsipras ha chiesto un prestito alla commissione, entro le prossime 48 ore, per circa 7 miliardi di euro per far fronte ai tanti debiti in scadenza. È quanto emerso da indiscrezioni provenienti da fonti europee. Una richiesta al momento al vaglio da parte del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker. Il numero uno della Commissione Ue ha parlato all’Europarlamento a Strasburgo sottolineando che la commissione Ue farà tutto il possibile per la ripresa dei negoziati.

Tsipras avrebbe dunque chiesto un prestito sette miliardi di euro da concedere alla Grecia entro le prossime 48 ore, per fare fronte ai debiti in scadenza ed evitare in questo modo il fallimento.  Juncker ritiene che l’obiettivo immediato è quello di salvare la Grecia dalla Bancarotta ma non tutti sono d’accordo.

La Borsa di Atene nel frattempo resterà chiusa anche domani 8 luglio. È quanto comunicato, tramite una nota, dalla Hellenic Capital Market Commission (CCSS).

Il ministro dell’economia italiana, Pier Carlo Padoan, entrando all’Eurogruppo ha tenuto a sottolineare che si sta cercando un accordo anche se ‘naturalmente molto dipenderà da come si porrà il governo greco, io spero si ponga con spirito ostruttivo’. Nel mentre giungono nuove stime per l’economia italiana che sta vivendo una prima fase di ripresa anche se è ancora molto fragile. È quanto reso noto da parte del Fondo Monetario Internazionale ( Fmi) che prevede un Pil in aumento dello 0,7 per cento nel corso del 2015 e dell’1,2 per cento nel 2016. Si tratta della crescita più debole tra i paesi dell’area euro.

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