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Woody Allen: un regista senza tempo

Woody Allen: un regista senza tempo

Nato il 1 dicembre 1935 a New York, il regista americano Woody Allen ha sicuramente attraversato più di cinquant’anni di storia del cinema e prodotto e diretto più di 60 pellicole, vinto ben tre premi oscar (nel 1978 per Annie Hall, nel 1987 per Hannah and her sister e nel 2012 per Midnight in Paris) e persino recitato in diversi suoi film.

Ha esordito all’inizio degli anni ’50 con piccoli cortometraggi e candid camera, ma il suo talento non poteva andare perso, perciò è subito esploso tra gli anni ’70 e gli anni ’80 in film come Prendi i soldi e scappa (1969), Io e Annie (1975), Manhattan (1979), Settembre (1987), continuando poi negli anni ’90 con Misterioso omicidio a Manhattan (1993), La Dea dell’amore (1994), Tutti dicono I love you (1996), Harry a pezzi (1997), Accordi e disaccordi (1999), La maledizione dello scorpione di Giada e continua ancora oggi (e negli ultimi dieci anni) con capolavori come Match Point (2005), Scoop (2006), To Rome with love (2012), Midnight in Paris (2012), Blue Jasmine (2013), Magic in the moonlight (2014), Irrational man (2015), Cafe society (2016) e il suo nuovo capolavoro in lavorazione e previsto per l’anno prossimo (2017), di cui non si conosc ancora il titolo, ma che già si sa troverà tra i suoi protagonisti l’attrice inglese Kate Winslet.

Una carriera pluridecennale e una raccolta di premi e collaborazioni con artisti incredibili, come l’ attrice Mia Farrow, con la quale ha avuto una relazione negli anni ’70, Diane Keaton, Maryl Streep, Carrie Fisher, Sean Penn, Helen Hunt, Scarlett Johansson, Owen Wilson, Joaquin Phoenix, Emma Stone, Kate Blanchett e gli ultimi suoi collaboratori Kristen Stewart e Jesse Eisenberg.

Nei suoi film, quasi tutti ambientati a New York (sua città natale), affronta molto spesso argomenti romantici ma anche umoristici, infatti non manca mai un accenno talvolta sarcastico tendente al’humor e tipico del suo modo di esprimere l’arte cinematografica.

Mai banale, mai stancante nelle sue opere e mai ripetitivo, nonostante il ritorno a sfondo romantico delle sue pellicole, Allen ci ha davvero regalato più di cinquant’anni di “newyorkese” poesia, sempre accompagnata da bella musica per sottolineare i suoi film. Un vero e proprio gentleman nel cinema ma anche nella vita, sospeso nel tempo (anzi senza tempo), cosi come tutte le sue pellicole, perennemente accompagnate da un’aurea di arte vera e propria.

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