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James Brown: il mito che ha portato il soul nel mondo

James Brown: il mito che ha portato il soul nel mondo

James Joseph Brown (Barnwell, South Carolina, 3 maggio 1933 – Atlanta,Georgia, 25 dicembre 2006) è stato un cantante e musicista di musica soul e r&b apprezzato in tutto il mondo. Cominciò ad esibirsi nella sua città natale all’età di 16 anni. Ebbe un’infanzia un pò difficile a causa di diverse difficoltà economiche, ma riuscì ad esibirsi in diversi piccoli locali della sua città e a fare le prime esperienze musicali e di successo.

E’ sicuramente negli anni ’60 che ha avuto il periodo di maggior successo, con canzoni come Please please please (1959), Think (1960) e la mitica Night train  (1962), tratte rispettivamente dall’album Please please please del 1960 e Shout and Shimmy (1962).

Nel 1965 esce il singolo Papa’s got a brand new bag, tratto dall’omonimo album, seguito da I got you. Segue il singolo It’s  a man’s world, sempre del 1966. Del 1967 è un altro grande classico: Cold sweat, tratto dall’omonimo album. Nel 1970 esce invece Sex machine, un altro grande classico tratto dall’omonimo album uscito nello stesso anno. Seguono Hey America e Superbad, usciti rispettivamente nel 1970 e nel 1971 e tratti dagli omonimi album.

Nella brillante carriera di James Brown c’è anche una colonna sonora: la canzone del 1985 Living in America, contenuta nel film Rocky 4 (1985).Dopo aver visto una flessione del proprio sound negli anni ’90 e 2000, il grande Brown ci ha lasciati nel 2006, portando con se la magia della sua musica, creata da un cantante soul, ma adatta ad intere generazioni di appassionati. La musica di James Brown è diretta al cuore, forte e tipica delle migliori ambientazioni soul e r&b della sua epoca, ma anche morbida e adatta a tenere compagnia ad un pubblico che “lavora anche di notte”, come affermò lui stesso. Sorta in un periodo musicale in cui i neri sembravano far musica per i bianchi e viceversa, la musica di James Brown è tipica degli anni ’60 e ’70, piena di sonorità “black”, perfetta per tornare indietro nel tempo e rivivere quegli anni. L’album Godfather: the very best of, uscito nel 2001, raccoglie tutti i suoi più grandi successi, musiche senza tempo.

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