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A Firenze è stato svelato il renedring di installazione di  Wewei

A Firenze è stato svelato il renedring di installazione di Wewei

Sulla facciata di Palazzo Strozzi a Firenze è stato svelato il rendering dell’installazione che ospiterà dal 23 settembre 2016 al 22 gennaio 2017 la prima mostra italiana di Ai Weiwei reframe.

I 22 gommoni del’artista cinese Ai Weiwei saranno esposti simbolicamente per ricordare la crisi umanitaria dei rifugiati.

La mostra del grande artista cinese Ai Weiwei è curata dal Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino.

Le opere d’arte di Weiwei saranno esposte in diverse parti del palazzo: la facciata, il cortile, il Piano Nobile e la Strozzina, che per la prima volta sarà utilizzata dall’artista cinese, permettendogli di confrontarsi con un contesto pieno di sollecitazioni storiche e architettoniche. L’installazione rendering sarà realizzata grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Il termine reframe (nuova cornice) è stato ideato da Weiwei per sensibilizzare gli appassionati di arte alla crisi umanitaria dei rifugiati.

L’artista cinese ha affermato in un’intervista di essere molto emozionato di avere l’occasione di tenere una sua mostra a Firenze, una città ricca di tradizione. Le opere di Weiwei saranno esposte in diversi modi e riusciranno a collegare la tradizione italiana con l’innovazione dell’artista cinese. Weiwei ha aggiunto che l’importanza e lo scopo della mostra è quello di fornire un  nuovo punto di vista sul tema e proporre un’analisi diversa su quello che sta accadendo.

L’artista cinese Ai Weiwei è nato a Pechino il 28 agosto 1957. E’ figlio del poeta Ai Qing. Si è diplomato all’accademia del cinema per poi dedicarsi al’arte. Negli anni ’70 ha fondato il gruppo artistico Stars (Stelle). Nel 1981 si trasferisce a New York, dove si sposa e frequenta due prestigiose scuole di design: la Parsons New School for Design e la Art Students League. Nel 1993 torna in Cina e collabora con la comunità di artisti East Village di Pechino. Nel 1999 comincia ad occuparsi di architettura e nel 2003 fonda lo studio Fake Design.

 

 

 

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