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Gli spietati – Recensione

Gli spietati – Recensione

Nel 1992 (febbraio 1993 in Italia) usciva il film Gli spietati. La pellicola è diretta da Clint Eastwood e interpretata da Morga Freeman, lo stesso Eastwood e altri bravi attori.

Nel selvaggio west due ex killers di professione si sono da tempo ritirati alla vita nei campi. L’occasione per tornare in azione è data da un giovane e inesperto ragazzo che chiede ai due un aiuto per uccidere dei brutti ceffi che hanno sfregiato una prostituta, che si era rivolta al ragazzo per vendetta. I due accettano e comincia un viaggio in cui, però, tutti e tre si rendono conto che non vale la pena fare il loro mestiere. Lo capiranno molto tragicamente.

Il film è prodotto dalla Malpaso di Clint Eastwood. Uscì nel 1992 e nella notte degli oscar di qiell’anno vinse due premi come miglior film e miglior  regia a Clint Eastwood.

Nel film appare anche Morgan Freeman, grande amico di sempre di Clint Eastwood. La storia è molto semplice, ma non è affatto semplice il tema affrontato, quello dell’onestà e dell’inutilità della vendetta. Si parla anche della difficoltà di dover scegliere fra una vita onesta ma povera e una ricca ma all’insegna della disonestà, dovendo portare sulla coscienza diverse morti solo per ottenerne soldi in cambio.

Il film è stato girato in Canada, nello stato dell’Alberta. Ha vinto due premi oscar meritatissimi. La recitazione degli attori così come la regia sono impeccabili. Il grande Clint Eastwood ci ha oramai abituati a film di questo genere, sempre molto profondi e gradevoli. Non manca l’umorismo “alla Clint Eastwood”.

In inglese il titolo del film è Unforgiven (gli imperdonati), un titolo che rende forse meglio l’idea della storia raccontata nel film: due ex banditi che hanno commesso omicidi così gravi che nessuno potrà più perdonarli ed essi stessi non riescono a commetterne più, perchè non vogliono provare più lo sconforto che si prova quando si ammazza un uomo a sangue freddo o si commette u peccato imperdonabile.

 

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