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Due minorenni violentate dallo spacciatore, tentano di togliersi la vita

Due minorenni violentate dallo spacciatore, tentano di togliersi la vita

Due giovani hanno tentato il suicidio dopo aver subito una violenza sessuale da un tunisino dal quale avevano acquistato della droga.

Uscite di casa due giorni fa, probabilmente per motivi dovuti a disaccordi familiari, due ragazze minorenni (di 16 e 17 anni), originarie della provincia di Vicenza, decidono di provare “qualcosa di forte”, e per questo si recano a Padova, ai giardini dell’Arena, ritrovo anche di spacciatori. Lì hanno preso contatto con un 28enne tunisino che ha venduto loro della cocaina. I tre si sono appartati per assumere la droga, ma ad un certo punto il tunisino ha iniziato a molestare le ragazze e le ha poi costrette a subire violenza sessuale. Una volta ripresesi ma ancora sotto choc e disperate, le ragazze hanno raggiunto il canale dello scolo di acque reflue del Piovego e lì hanno tentato di suicidarsi, tagliandosi le vene.

Probabilmente alle ragazzine il ricordo della violenza subita era apparso insostenibile. Le due giovani amiche sono state salvate dai carabinieri dopo aver ricevuto una telefonata da parte di un amico delle ragazze. Fortunatamente, le giovani prima di tentare il disperato gesto, avevano effettuato una telefonata ad amico dove spiegavano l’accaduto. Il ragazzo ha tempestivamente avvisato le forze dell’ordine che si sono immediatamente recate nel luogo e hanno trovato le ragazze esanimi sotto un ponte lungo il Piovevo, dove avevano trascorso la notte.

I genitori hanno appreso la notizia mentre si trovavano proprio dai carabinieri di Vicenza per denunciare la scomparsa delle loro figlie.

Portate in ambulanza all’ospedale le due ragazze sono state medicate e dichiarate fuori pericolo. Le studentesse hanno vinto la paura, raccontando la notte vissuta e fornendo indicazioni utili per rintracciare l’immigrato.

Lo spacciatore, è stato sottoposto a fermo su ordine del pm Renza Cescon per violenza sessuale aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti. Il suo nome è Taher Tabari, 28 anni, in Italia senza fissa dimora. Problemi come lo spaccio e la violenza sessuale, stanno diventando crimini all’ordine del giorno e proprio per questo non devono restare impuniti.

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