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Dal 18 giugno è in vigore la riforma condominio 2014, un provvedimento che offre ai condomini qualche diritto in più nei confronti degli amministratori: un provvedimento tanto atteso che riguarderà moltissimi italiani.
Le prime novità riguardano proprio la figura dell’amministratore: se i condomini sono più di 8, l’amministratore dovrà essere obbligatoriamente diplomato, deve aver superato un corso professionale (con l’obbligo di tenersi sempre aggiornato) e deve stipulare per tutto il periodo del suo operato un’assicurazione per responsabilità civile.
L’amministratore dovrà anche aprire un conto corrente a lui intestato sul quale transitare i versamenti dei condomini (che hanno 6 mesi per versare il credito dovuto). La riforma del condominio prevede inoltre che i condomini non possono più dare la delega al voto al responsabile, che è tenuto a comunicare le date delle assemblee via mail, fax o posta (è in discussione la possibilità di un sito condominiale che raccolga tutte le informazioni e le notifiche).
Ma le novità non si limitano all’amministratore: finalmente i condomini (facendo attenzione alle aree comuni) potranno tenere con loro gli animali domestici e avranno la vita più facile per l’installazione di sistemi per il risparmio energetico o per il distacco dal sistema di riscaldamento centralizzato. Il costo dell’ascensore sarà ripartito in base al valore millesimale e al piano dell’abitazione.
La riforma condominio 2014 prevede anche che, sulla base del principio di trasparenza, il bilancio dovrà essere redatto in modo che renda conto della gestione in maniera dettagliata. Maggior chiarezza, professionalità e possibilità di controllo delle spese sono quindi i punti cardine di questo importante provvedimento.
