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Italia-Croazia 1-1, Conte conserva l’imbattibilità

Italia-Croazia 1-1, Conte conserva l’imbattibilità

A San Siro finisce 1-1 tra Italia e Croazia, match tra le due prime della classe del girone che porta agli Europei del 2016.

Meglio i croati all’inizio, anche se sono proprio gli azzurri a passare in vantaggio con Candreva all’11’, anche se la gioia per il gol dura poco, anche a causa di un errore di Buffon su conclusione non di certo irresistibile di Perisic al 15′.

Buona la partita dei croati, pessima invece quella dei suoi tifosi che hanno lanciato petardi e fumogeni in campo, costringendo il direttore di gara a sospendere più volte l’incontro.

L’Italia era alla ricerca del quarto successo consecutivo nelle qualificazioni, ma alla fine si è dovuta accontentare di un pareggio, il primo da quando Conte è commissario tecnico.

Sono molte comunque le attenuanti, come i tanti assenti in casa azzurri: Bonucci, Pirlo, Verratti, Ogbonna e Balotelli.

Il ct in campo inizialmente con il 3-5-2 con Buffon tra i pali, in difesa Darmian, Ranocchia e Chiellini, esterni di centrocampo De Sciglio e Pasqual, De Rossi a dirigere le azioni in mezzo al campo, Marchisio e Candreva interni, Zaza e Immobile davanti.

La Croazia replica con il 4-2-3-1, con Mandzukic unica punta, Modric in regia e l’interista Kovacic  in panchina.

Al Meazza in tutto circa 65mila gli spettatori.

Non una grande Italia, ma visto le assenze non è un punto da buttare.

Antonio Conte dopo il pareggio di San Siro ha dichiarato:

“Non era semplice, si è messo di mezzo anche il problema di Pasqual. Abbiamo fatto debuttare Soriano in una partita contro una squadra più rodata di noi, con grande esperienza e qualità. La nostra è una squadra che non si arrende, che ha voglia di fare ma che può dare di più”.

Il tecnico degli azzurri mette in risalto il cambio del modulo:

“Il cambio di modulo era necessario, perché per via degli infortuni la situazione era “raffazzonata”. Abbiamo usato la difesa a 4 e abbiamo perso un po’ i punti di riferimento, ma c’è stata la voglia di raccogliere un risultato positivo. Abbiamo bisogno di tutti, da El Shaarawy a Pellé, da Soriano a Bonaventura. Si sono comportati bene, abbiamo bisogno di gente che porti entusiasmo”.

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