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J Edgar – Recensione

J Edgar – Recensione

Nel 2011 usciva nelle sale cinematografiche il film J Edgar, con Leonardo DiCaprio e Naomi Watts, diretto da Clint Eastwood.

Il film è biografico e narra la vita e la carriera politica di J Edgar Hoover, un uomo che divenne direttore dell’FBI negli ani ’20 e lo rimase fino alla sua morte, negli anni ’70. J Edgar ha attraversato 50 anni di storia americana, conoscendo tutti i presidenti dell’epoca e avendo diverse storie d’amore (ma forse la più grande è stata con la sua segretaria, Mrs Gandy).

La storia è raccontata con maestria da Clint Eastwood. Soprattutto il rapporto di Hoover con la madre e la sua presunta omosessualità. Mai noioso, mai banale sempre pieno di emozioni e con diversi colpi di scena, il film è un altro grande capolavoro biografico di Eastwood.

Il film è stato girato tra Washington e Los Angeles. La produzione è della Malpaso, l’azienda di proprietà di Clint Eastwood. Ottimo il trucco, che è riuscito a trasformare un alto e magro Leonardo DiCaprio in un basso e un pò grasso J Edgar Hoover (magie del cinema).

Gli attori protagonisti del film sono Leonardo DiCaprio e Naomi Watts, rispettivamente nei ruoli di J Edgar e Mrs Gandy, la sua assistente. Nel film troviamo anche Ermie Hummer nel ruolo di colui che poi diventerà il maggior assistente (e si dice anche l’amante omosessuale) di Hoover.

Il tema della storia narrata nel film è la lealtà al proprio Paese, ma anche l’amicizia (che poi diventa forse amore) e la vicinanza di vedute politiche fra i due o più protagonisti. Un altro tema trattato è la presunta omosessualità di J Edgar. Qui il regista Clint Eastwood non si sofferma a commentare, va avanti nel racconto della storia da bravo regista imparziale quale è, per non cercare di “formare” il pensiero dello spettatore, che dovrà, alla fine del film, farsi una sua idea della vita  e delle opere ( e quindi anche dell’orientamento sessuale) del protagonista. L’arte non va plagiata con commenti, va semplicemente raccontata e dovrà poi essere lo spettatore a crearsi un’idea dello spettacolo che ha visto. In questo Clint Eastwood è sempre stato maestro. Da non perdere.

 

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