Renzi contro la burocrazia per creare lavoro

Renzi vuole rivoluzionare e rendere più efficiente il sistema burocratico italiano, al fine di rendere la vita più semplici alle imprese e creare di conseguenza più occupazione.

Con tale riforma, il Premier mira al cambiamento del sistema per agevolare l’innovazione e la modernizzazione dell’Italia, che soffre la mancanza di strumenti con i quali sia possibile creare nuovi posti di lavoro. Il Presidente del Consiglio ha dichiarato che da troppi anni si parla solo ed esclusivamente di disoccupazione e non di lavoro. Gli italiani sembra si siano assuefatti a questa spiacevole situazione, che deve necessariamente cambiare. Le indagini statistiche continuano ad essere sconfortanti: il tasso di disoccupazione generale è al 12,7%, mentre quello giovanile è al 42,7%.

Il rallentamento della ripresa è causato anche dall’eccessiva burocratizzazione del sistema italiano, che impedisce alle aziende di muoversi con più disinvoltura nel mercato del lavoro e quindi nelle assunzioni. Nel momenti in cui si decide di aprire un’impresa, spesso ci si trova di fronte ad una serie di difficoltà per quanto riguarda la richiesta di finanziamenti, autorizzazioni, licenze.

Affrontare tutti questi ostacoli scoraggia sensibilmente chi vuole mettere in piedi un’azienda dal nulla, a causa dei tempi lunghissimi per ottenere permessi vari. Matteo Renzi cerca di infondere coraggio e ci tiene a difendere quanto fatto fino ad ora dall’Esecutivo: dall’aumento in busta paga passando per la riforma della pubblica amministrazione, per arrivare alle leggi sul mercato del lavoro.

Prossimi obiettivi del Governo saranno la tanto agognata riforma fiscale ed il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, soprattutto verso quei imprenditori che lamentano crediti con lo Stato.