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La schiavitù sempre più in aumento. Ecco dove è legale

La schiavitù sempre più in aumento. Ecco dove è legale

Secondo recenti studi sembra essere diffuso e purtroppo in incremento il fenomeno della schiavitù. Si proprio così, sembra assurdo parlare di questa parola proprio nel terzo millennio, eppure è proprio così.

Il proibizionismo allo sfruttamento ha avuto i suoi frutti soprattutto in occidente, dove il concetto di civiltà e la dignità dell’uomo sembra almeno in via legale essere tutelata. In realtà non è proprio così.

Mentre in alcuni Paesi la schiavitù è legale, ovvero lo stato la favorisce, in Italia ad esempio è abolita, o almeno così dovrebbe essere. Vi sono però situazioni in cui persone che arrivano in Italia si trovano a lavorare per pochi euro al giorno e vivono in situazioni di precarietà igienica al limite dell’umano.

Si trovano in questa situazione ad esempio tutti gli stranieri collocati nel settore agricolo, i cosiddetti stagionali, costretti a chinarsi per ore sui campi, vivendo nella totale miseria.

Spostandoci dall’Europa, secondo un rapporto fatto dal Walk Free Foundation del 2013, l’Africa occidentale, ovvero la Mauritania, è considerato il popolo più schiavizzato.

Per numero di persone ci sono però altri Paesi che detengono il primato come Haiti e l’India che conta 14 milioni idi persone schiavizzate, dopo id che ci sono altri Paesi come la Cina, il Pakistan.

Qui lo sfruttamento è per lo più sulla produzione manifatturiera ma anche sullo sfruttamento minorile. Ancora Paesi come la Nigeria, l’Etiopia, la Russia, la Thailandia, il Congo, la Birmania e Bangladesh non sono da meno, con la loro produzione tessile.

In conclusione questo accade laddove la forza dello Stato si fa meno influente e più debole, quindi tutti gli Stati a regime totalitario e soprattutto non democratico sono costretti ad avere questa grande piaga che è la schiavitù.

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