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Senatori condannati non riceveranno i vitalizi

Senatori condannati non riceveranno i vitalizi

I senatori che sono stati condannati dalla legge Severino, la quale prevede l’incandidabilità e la conseguente decadenza della carica, non riceveranno i vitalizi.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha chiesto a gran voce l’abolizione di questo diritto, a fronte dei tanti scandali che stanno colpendo il mondo politico italiano. Il presidente fa sapere, attraverso un post su facebook, che nella prossima riunione verranno ridiscussi gli aspetti di questa iniziativa con la quale si vuole dare un segnale ai cittadini ed ai politici.

L’abolizione dei vitalizi sarebbe rivolta a coloro che sono stati condannati per reati di mafia, corruzione e reati contro la pubblica amministrazione. Una richiesta analoga a questa è stata presnetata anche a Montecitorio da Pietro Franzetti e da una ventina di persone che hanno promosso un flash mob sul sito Change.org, che ha raccolto già 138 mila firme.

La proposta, ha spiegato l’imprenditore Franzetti, non ha colore politico, ma deve essere portata avanti per mettere una volta per tutte la parola fine ai paradossi italiani. Chi è stato condannato non dovrebbe ricevere danaro dallo Stato. Franzetti ha spiegato che lo Stato “impiega molto tempo per dare dei soldi a chi collabora con la giustizia, mentre dà molto velocemente un vitalizio a chi collabora con Cosa Nostra (cit)“.

Scontato dire che chi sbaglia, paga, ma pare che in Italia ciò non sia previsto per una certa categoria di persone come i politici. Proprio loro, in quanto servitori dello Stato, dovrebbero sostenere questa iniziativa per dimostrare al popolo che non sono una casta.

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