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Nuovo appello del Papa a Castrovillari: no alla violenza sui bambini

Nuovo appello del Papa a Castrovillari: no alla violenza sui bambini

Papa Francesco, in visita al carcere di Castrovillari (Cosenza), ha colto l’occasione per lanciare un nuovo appello ai detenuti e alla folla che lo seguiva: l’ennesimo no alla violenza sui bambini. Qui, non a caso, qualche tempo fa, è stato infatti ucciso Cocò, un bimbo di appena tre anni.

Tra i detenuti a cui il Papa si è avvicinato e con i quali ha scambiato qualche parola, c’era anche Nicola Campolongo, padre del piccolo assassinato. La storia di Cocò ha dato parecchi spunti di riflessione al Pontefice; il bambino infatti è stato ritrovato carbonizzato dentro un’auto accanto al corpo del nonno.

Si è sempre sospettato che dietro il delitto si nascondesse una ritorsione della mafia calabrese. Il Papa allora ha voluto incontrare i genitori di Cocò, entrambi in galera, per portar loro un messaggio di speranza. Tutti i giorni infatti pregherebbe per quella vittima innocente.

Da questo incontro e dalle inevitabili lacrime dei due sfortunati genitori, il Papa ha tratto spunto per il suo nuovo ed accorato appello: non soltanto un invito a tutelare e proteggere i più piccoli da ogni pericolo e ogni male, ma anche delle esortazioni rivolte al mondo politico e giudiziario.

Il Pontefice infatti auspica che presto, alle necessarie misure legali atte ad espiare anche le più gravi delle colpe, si uniscano sempre più efficienti strumenti di risocializzazione dei detenuti. Il messaggio è stato accolto positivamente dalla folla e anche Nicola Campolongo, seppure tra le lacrime, non ha potuto fare altro che concordare.

L’appello del Papa, soprattutto alla luce delle ultime vicende di cronaca (la scoperta dell’assassino di Yara, l’omicidio dei piccoli Giulia e Gabriele a Motta Visconti, ecc.) assume purtroppo una connotazione sempre più drammaticamente attuale.

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