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Duomo di Siena: visibili i pavimenti marmorei celebrati da Giorgio Vasari

Duomo di Siena: visibili i pavimenti marmorei celebrati da Giorgio Vasari

Giorgio Vasari, grande critico d’arte del nostro ‘500, si è molte volte dilungato sull’indiscutibile valore dei pavimenti marmorei del Duomo di Siena; oggi, questi preziosi manufatti sono nuovamente visibili al pubblico e aspettano di essere celebrati ancora da tutti gli studiosi e gli appassionati del settore.

Il Duomo di Siena, forse una delle maggiori testimonianze della nostra architettura medievale, conserva al suo interno pitture, statue e oggetti di indiscutibile bellezza e valore; ne sono un esempio gli splendidi pavimenti marmorei.

Come ormai è prassi da diversi anni a questa parte, ai visitatori del Duomo di Siena sarà consentito ammirare i pavimenti dal 18 di agosto al 27 di ottobre del 2014. Trascorso questo periodo, i marmi verranno nuovamente dotati di una copertura protettiva.

I pavimenti del Duomo di Siena nascono dalla fantasia di diversi artisti (molti dei quali di scuola senese) tra cui Pinturicchio. Le tarsie di cui è composto sono 56 per una superficie pari a circa 1300 metri quadri; un lavoro che poté essere ultimato soltanto in periodi molto lunghi (XIV – XVIII secolo).

Le scene raffigurate sui pavimenti del Duomo rappresentano filosofie, storie e miti della cultura cristiana e tardo pagana. I cartoni preparatori utilizzati dagli artisti chiamati a decorare i pavimenti marmorei della cattedrale sono in parte conservati nella Pinacoteca di Siena.

Giorgio Vasari, mentre i pavimenti erano ancora in costruzione, lodò la magnificenza dell’effetto e l’arte dei maestri intervenuti. L’opera è realizzata in commesso e graffito, sfrutta marmi di diversa provenienza e colorazione e conserva ancora oggi tutto lo splendore delle epoche passate.

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